Kwame Nkrumah: Popolo

Kwame Nkrumah era rivoluzionario e politico ghanese. Esplorare le virgolette interessanti su popolo.
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“Conto sui milioni di abitanti del paese, sia sui capi che sul popolo, perché mi aiutino a rifoggiare il destino di questo paese. Siamo pronti a sollevarlo e a farne una nazione che sarà rispettata da ogni paese del mondo.”

dal discorso durante la cerimonia d'indipendenza del Ghana, 6 marzo 1957
I am depending upon the millions of the country, and the chiefs and people, to help me to reshape the destiny of this country. We are prepared to pick it up and make it a nation that will be respected by every nation in the world.

“Sta diventando assiomatico che le potenze coloniali non rinunciano volontariamente al controllo politico di qualsiasi territorio. Prima di partire, fanno sforzi sovrumani per creare divisioni e rivalità che sperano di poter sfruttare quando se ne sono andati. L'India, con la sua divisione in due parti, lasciando la sua triste eredità di comunalismo e faide religiose, è il più lampante esempio. Ma gli scismi in Birmania, Ceylon, i Camerun, Vietnam, lo sgretolamento delle due federazioni nell'Africa Occidentale Francese e l'Africa equatoriale francese in stati separati della comunità francese, rappresentano tutti un'eloquente testimonianza di questa vasta politica di «dividi e domina». Lo è anche la divisione federale della Nigeria in tre regioni, dove l'amministrazione britannica aveva in precedenza meticolosamente eretto una forma di governo unitario da una conglomerazione vasta di popoli diversi. È difficile capire i metodi delle potenze coloniale se considerati superficialmente. Non lasciano l'Africa in pace anche quando sanno benissimo che si stanno arrampicando sugli specchi nei loro tentativi di impedire la liquidazione totale e definitiva del sistema coloniale. Agiscono come se avessero ancora il diritto di ingerirsi negli affari interni degli stati appena emersi. Presumono perfino di imporre quali dei nostri atti siano giusti e quali sbagliati. Se scrutate attentamente, queste manovre si possono considerare parte della strategia di «dividi e domina» esercitata da lontano.”

Africa Must Unite

“Ho chiarito in termini assolutamente inequivoci che d'ora in poi - oggi - dobbiamo cambiare i nostri atteggiamenti, le nostri menti, dobbiamo renderci conto che d'ora in poi non siamo più un popolo coloniale, bensì un popolo libero e indipendente. Ma anche, come ho già sottolineato, che questo comporta un duro lavoro. (dal discorso durante la cerimonia d'indipendenza del Ghana, 6 marzo 1957)”

Variante: Ho chiarito in termini assolutamente inequivoci che d'ora in poi - oggi - dobbiamo cambiare i nostri atteggiamenti, le nostri menti, dobbiamo renderci conto che d'ora in poi non siamo più un popolo coloniale, bensì un popolo libero e indipendente. Ma anche, come ho già sottolineato, che questo comporta un duro lavoro.

“Il Panafricanismo trae le sue origini nella lotta di liberazione degli afroamericani, espressione delle aspirazioni dei popoli africani e della loro discendenza. Dalla prima Conferenza Panafricana, tenutasi a Londra nel 1900, fino alla quinta e ultima Conferenza Panafricana svoltasi a Manchester (Regno Unito) nel 1945, gli afroamericani sono stati la principale forza motrice del movimento. Il Panafricanismo si è poi spostato in Africa, sua dimora naturale, con l'organizzazione della Prima Conferenza degli Stati africani indipendenti di Accra (Ghana) nel mese di aprile 1958, e la Conferenza di tutti i Popoli Africani del dicembre dello stesso anno.”

Pan-Africanism has its beginnings in the liberation struggle of African-Americans, expressing the aspirations of Africans and people of African descent. From the first Pan-African Conference, held in London in 1900, until the fifth and last Pan-African Conference held in Manchester (UK) in 1945, African-Americans provided the main driving power of the movement. Pan-Africanism then moved to Africa, its true home, with the holding of the First Conference of Independent African States in Accra (Ghana) in April 1958, and the All-African People’s Conference in December of the same year.
The Specter of Black Power