Quinto Orazio Flacco: Frasi popolari (pagina 6)

Frasi popolari di Quinto Orazio Flacco · Leggi le ultime citazioni e frasi celebri nella raccolta
Quinto Orazio Flacco: 212   frasi 48   Mi piace

“Mi spezzo, ma non mi piego.”

III, 3
Frangar, non flectar
Odi

“Abbiamo creduto al regno di Giove quando lo sentimmo tonante in cielo.”

(III, V, 1-2)
Caelo tonantem credidimus Jovem | Regnare.
Odi

“Con la ricchezza crescono le preoccupazioni”

III, 16, 17
Crescentem sequitur cura pecuniam
Odi

“Ho eretto un monumento più duraturo del bronzo.”
Exegi monumentum aere perennius

III, 30
Exegi monumentum aere perennius
Odi

“Non morirò del tutto.”

III, 30
Non omnis moriar
Odi

“Non è concesso di sapere tutto.”

IV, 4, 22

“È cosa dolce ammattire a tempo opportuno.”

IV, 12, 28
Dulce est desipere in loco.
Odi

“L'amore è cieco.”

Odi

“Beato colui che, lontano dalle cure cittadine, | come gli uomini dell'età più antica, | ara i campi paterni con buoi che gli appartengono.”

(II, 1-3)
Beatus ille, qui procul negotiis, | ut prisca gens mortalium, | paterna rura bubus exercet suis.
Epodi

“Sole fecondo, che col carro ardente porti e nascondi il giorno, e nuovo e antico rinasci, nulla piú grande di Roma possa mai tu vedere!”

vv. 9-12
Alme Sol, curru nitido diem qui promis et celas aliusque et idem nasceris, possis nihil urbe Roma visere maius.
Carmen saeculare
Origine: Da Carme Secolare, Progetto Ovidio, 2002. ( Link http://www.progettovidio.it/goto.asp?id=40)

“Parche, che la sorte fissata rivelate, senza che niente possa mutarla, aggiungete a quelli compiuti altri buoni destini.”
Vosque, veraces cecinisse Parcae, quod semel dictum est stabilisque rerum terminus servet, bona iam peractis iungite fata.

vv. 25-28
Carmen saeculare

“O dei, date virtú ai nostri giovani, date dolce riposo alla vecchiaia e alla gente di Romolo potenza, figli e tutta la gloria.”
Di, probos mores docili iuventae, di, senectuti placidae quietem, Romulae genti date remque prolemque et decus omne.

vv. 45-48
Carmen saeculare

“I nostri padri, peggiori dei nostri avi, ci generarono ancora più cattivi, e noi daremo vita ad una prole ancora peggiore.”

III, 6, 46-48
Aetas parentum peior avis, tulit nos nequiores, mox daturos progeniem vitiosiorem.
Odi

“Mentre stiamo parlando il tempo invidioso sarà già fuggito. Cogli il giorno presente confidando il meno possibile nel futuro.”
Dum loquimur, fugerit invida Aetas: carpe diem, quam minimum credula postero.

I, 11, 7-8
Dum loquimur, fugerit invida aetas: carpe diem, quam minimum credula postero.
Odi