“La luna è piena di abiti di suicidi.”
Origine: Mille e una greguería, Greguerías, p. 92
“La luna è piena di abiti di suicidi.”
Origine: Mille e una greguería, Greguerías, p. 92
“Quel che dà più piacere alle anziane è poter dire: "torna di moda."”
Origine: Mille e una greguería, Greguerías, p. 58
“L'opera è la verità della menzogna, il cinema è la menzogna della verità.”
Origine: Mille e una greguería, Greguerías, p. 56
Origine: Mille e una greguería, Greguerías, p. 53
“Nell'aceto c'è tutto il malumore del vino.”
Origine: Mille e una greguería, Greguerías, p. 38
Origine: Mille e una greguería, Greguerías, p. 43
“Se uno conosce troppo se stesso, smette di salutarsi.”
Origine: Mille e una greguería, Greguerías, p. 19
“Com'è amaro vedere il tempo nella clessidra! È come bere un bicchiere di deserto.”
Origine: Mille e una greguería, Greguerías, p. 46
“Spesso la luna si prova delle nuvole come se fossero dei cappelli.”
Origine: Mille e una greguería, Greguerías, p. 55
“Azionava il suo accendino come uno che si suicida elegantemente.”
Origine: Mille e una greguería, Greguerías, p. 56
“Il gatto firma ogni suo pensiero con la coda.”
Origine: Citato in Frédéric Vitoux, Passi felpati: dizionario amoroso dei gatti, traduzione di Giovanni Zucca, Rizzoli, Milano, 2008, p. 99. ISBN 978-88-17-02779-3
“La luna è un occhio di gatto; il grande gatto guercio della notte.”
Origine: Mille e una greguería, Greguerías, p. 34
“La differenza che c'è tra le ninfe e le sirene è che le ninfe danno baci dolci e le sirene salati.”
Origine: Mille e una greguería, Greguerías, p. 58
“C'è in ogni armadio un paio di calzini che non si usano mai, ma che sono semenza di calzini.”
Origine: Mille e una greguería, Greguerías, p. 48
“Il tram approfitta delle curve per piangere.”
Origine: Mille e una greguería, Greguerías, p. 21
Origine: Da Don Diego Velázquez, 1943; citato in Velázquez, I Classici dell'arte, a cura di Elena Ragusa, Rizzoli/Skira, Milano, 2003, pp. 183-188.
Origine: Mille e una greguería, Greguerías, p. 51
“Il neonato saluta se stesso dando la mano al proprio piede.”
Origine: Mille e una greguería, Greguerías, p. 81