“E tu, cui già dal cominciar degli anni sempre onorata invoco, bella Morte, pietosa tu sola al mondo dei terreni affanni[…] chiudi alla luce omai questi occhi tristi […] nel mio sangue innocente non ricolmar di lode, non benedir, com’usa per antica viltà l’umana gente”
Canti
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“O Morte. Morte | Cui tanto invoco, al mio dolor tu sorda | Sempre sarai?”
Origine: Da Mirra, V, 2.

Origine: Il libro dei segreti, I segreti del Tantra (vol. III), p. 378

da Angoscia metropolitana
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