“Jack prese la lettera, borbottò uno «scusami» e si ritirò. Tornò poco dopo, più alto, più dritto nella persona, il volto raggiante. «Signore Iddio, Stephen, è la lettera più bella che io abbia mai ricevuto. Grazie, grazie tante!»
Afferrò la mano di Stephen, fissandolo con infinita benevolenza. «È scritta benissimo anche, una mano così delicata!» Si guardò intorno in uno stato di frastornata felicità, poi estrasse il violino dalla custodia, il violino rimasto a lungo in ozio, e si lanciò in un virtuosismo straordinario, interrotto dal fischietto del nostromo quando il comandante Fanshawe fu accolto a bordo.”

The Yellow Admiral

Ultimo aggiornamento 22 Maggio 2020. Storia
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Patrick O'Brian 40
scrittore, saggista e traduttore britannico 1914–2000

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“Pochi uccelli Stephen preferiva ai succiacapre, ma non era stato il loro canto a farlo scendere dal letto. Rimase fermo, appoggiato alla ringhiera, e poco dopo Jack Aubrey, in un padiglione presso il campo di bocce, ricominciò a suonare con grande dolcezza nel buio, improvvisando solo per sé, fantasticando sul suo violino con una maestria che Stephen non aveva mai conosciuto in lui, sebbene avessero suonato insieme per tanti anni. […] In effetti suonava meglio di Stephen, e ora che stava usando il suo prezioso Guarnieri invece del robusto strumento adatto al mare, la differenza era ancora più marcata: ma il Guarnieri non bastava a spiegarla del tutto, assolutamente no. Quando suonavano insieme, Jack nascondeva la propria eccellenza, mantenendosi al mediocre livello di Stephen […]; mentre rifletteva su questo, Maturin si rese conto a un tratto che era sempre stato così: Jack, indipendentemente dalle condizioni di Stephen, detestava mettersi in mostra. Ma in quel momento, in quella notte tiepida, ora che non vi era nessuno da sostenere moralmente, cui dare il proprio appoggio, nessuno che potesse criticare il suo virtuosismo, Jack poteva lasciarsi andare completamente; e mentre la musica grave e delicata continuava a diffondersi, Stephen si stupì una volta di più dell'apparente contraddizione tra il grande e grosso ufficiale di marina, florido e allegro […] e la musica pensosa, complessa che quello stesso uomo stava ora creando. Una musica che contrastava immensamente con il suo limitato vocabolario, un vocabolario che lo rendeva talvolta quasi incapace di esprimersi.”

The Commodore

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