“Voi errate, signor Simplicio; voi dovevi dire che ciaschedun sa ch'ella si chiama gravità. Ma io, non vi domando del nome, ma dell'essenza della cosa: della quale essenza voi non sapete punto piú di quello che voi sappiate dell'essenza del movente le stelle in giro, eccetuatone il nome, che a questa è stato posto e fatto familiare e domestico per la frequente esperienza che mille volte il giorno ne veggiamo; ma non è che realmente noi intendiamo piú, che principio o che virtú sia quella che muove la pietra in giú, di quel che noi sappiamo chi la muova in su, separata dal proiciente, o chi muova la Luna in giro, eccettoché (come ho detto) il nome, che piú singulare e proprio gli abbiamo assegnato di gravità, doveché a quello con termine piú generico assegnano virtú impressa, a quello diamo intelligenza, o assistente, o informante, ed a infiniti altri moti diamo loro per cagione la natura.”

giornata prima, p. 58; citato in Koyré 1979, p. 248-9
Dialogo sopra i due massimi sistemi

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 21 Maggio 2020. Storia

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Gaio Plinio Cecilio Secondo (61–113) scrittore e senatore romano

Lettera a P. Licinio Sura sui fantasmi, lib. VII, XXVII
Lettere (Epistolae)
Origine: Citato in Fruttero & Lucentini, Íncipit, Mondadori, 1993.

“Il trika è l'essenza della tradizione śaiva, e il Mālinī è l'essenza del trika.”

17
Tantrāloka, Capitolo I
Origine: Citato in Kamalakar Mishra 2012, p. 64.

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