“[Sull'opera grafica di Alfred Kubin] Ciò che vediamo qui riflessa è la fine della vecchia Austria, di cui si avverte la traccia dolorosa, ad esempio nella lirica di Trakl. Ma questa fine non è descritta là dove appare sullo scenario della storia universale, là dove è sancita sui campi di battaglia. […] È molto più sconvolgente il fatto che la rovina, l'aggressione implacabile del tempo vengano colte in luoghi minimi e nascosti: là dove si ode il ticchettio dell'oriolo della morte, dove la muffa lentamente si allarga e le tarme rodono i tessuti. La morte penetra nelle stanze borghesi; saggia con le dita il ciarpame delle frange e delle stoffe, stacca dalla parete una fotografia ingiallita per osservarla, si diverte a girare la chiavetta di un carillon di epoca Biedermeier, getta lo sguardo nei salotti impolverati col fare di un cameriere che nel bel mezzo di un'orgia sfrenata prepari con indifferenza il conto.”
da I demoni della polvere, pp. 97-98
Foglie e pietre
Origine: Anobium punctatum, coleottero. Le larve scavano nel legno gallerie dal tracciato tortuoso. Di infausto presagio è considerato il richiamo sessuale che l'insetto produce picchiando contro le gallerie scavate. Per questa ragione è comunemente chiamato orologio della morte. E. Jünger Foglie e pietre, nota a p. 98.
Argomenti
morte , aggressione , battaglia , borghese , borghesia , cameriera , cameriere , ciarpame , conto , demone , demonio , démone , epoca , esempio , fatto , fine , fotografia , fotografo , frangia , grafico , indifferenza , lirico , mezzo , minimo , muffa , ode , opera , operaio , orgia , parete , polvere , riflesso , rovina , saggio , salotto , scenario , sfrenata , sguardo , stacco , stanza , stoffa , storia , tempo , tessuto , ticchettio , traccia , vecchio , fareErnst Jünger 277
filosofo e scrittore tedesco 1895–1998Citazioni simili

“[Sul Rubicone] Stando qui inizia la mia rovina. Venendo là inizia quella degli altri.”
Attribuite

17 novembre 2006
la Repubblica, L'Amaca

“Era arrivato alla fine di ogni speranza, più in là della gloria e della nostalgia della gloria.”
1968, p. 186
Cent'anni di solitudine

Origine: Citato in Scipio Slataper, Ibsen, G.C. Sansoni Editore, Firenze, 1944.