Variante: Di fronte al suo scolaro il maestro rosicruciano non vuol essere in una posizione diversa da quella dell’insegnante di matematica di fronte al suo allievo. (p. 14)
Origine: La saggezza dei Rosacroce, p. 14
“L'insegnante può trasmettere la conoscenza dei fenomeni, non già la realtà che sta dietro di essi. Tale realtà è incomunicabile, a meno che l'allievo non vi partecipi direttamente. In caso diverso, egli sarà bensì capace di apprendere e riprodurre la tecnica, ma non la sua libera creatività, il suo ethos. Per questo, quando vuol raggiungere o superare il maestro, su di lui incombe minacciosa la sorte di Icaro che si impadronì delle ali di Dedalo. La luce mortale lo brucerà.
Anche quando le creazioni appaiono rigorosamente razionali, sono cristallizzazioni di uno stato creativo nel senso più profondo. Dedalo inventò le ali non perché fosse pensatore ma perché era un artista. La tecnica fa parte di quei grandi sogni che come sorgenti sgorgano dalle profondità e poi vi si immergono.”
da Il nodo di Gordio, p. 112-113
Il nodo di Gordio
Argomenti
arte , sogni , pace , dio , allievo , artista , caso , conoscenza , creativo , creazione , cristallizzazione , dedalo , fenomeno , grande , insegnante , luce , maestria , maestro , meno , mortale , nodo , parte , pensatore , profondo , senso , sorgente , sorte , stato , tale , tecnico , creatività , libero , profondità , realtàErnst Jünger 277
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