Origine: Da Il dio che è fallito, Baldini Castoldi Dalai, p. 208.
“L'abito dannunziano di costruirsi tutto dall'esterno, cercando se stesso negli altri, appropriandosi e riducendo a un comune denominatore le diverse fonti […] ha fatto sì che l'opera complessiva del poeta presenti l'aspetto d'una monumentale enciclopedia del decadentismo europeo. Qualcosa di simile aveva tentato il Wilde, ma il Wilde, mimetico passivo, non possedeva il potere dannunziano di dare unità alla vasta macchina. Questo potere dannunziano, che poi è la stessa cosa della sua ispirazione, è null'altro che la «carnalità di pensieri», il dono di conferire a ogni pensiero «un peso di sangue», il dono del Verbo, che il D'Annunzio possiede a un grado per lo meno eguale del grande francese che gli fa riscontro per il periodo anteriore, Victor Hugo. A voler compendiare in una formula Hugo è il D'Annunzio del romanticismo, D'Annunzio il Victor Hugo del decadentismo.”
Origine: La carne, la morte e il diavolo nella letteratura romantica, p. 358
Argomenti
dono , pensiero , denominatore , potere , enciclopedia , riscontro , romanticismo , anteriore , passivo , verbo , stesso , abito , ispirazione , formula , peso , francese , esterno , europeo , volere , periodo , poeta , macchina , sangue , grado , simile , comune , aspetto , presente , opera , operaio , meno , fatto , grande , cosa , eguale , unitàMario Praz 106
critico d'arte, critico letterario e saggista italiano 1896–1982Citazioni simili
Origine: Da Editoriale Con chi sta la sindaca di Roma https://ilmanifesto.it/con-chi-sta-la-sindaca-di-roma/, editoriale, Ilmanifesto.it, 22 maggio 2018.
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Sugar Beth si augurò che fosse vero. «E che si diventa più gentili. La gente è attratta dalla gentilezza. Questo non significa che non ti debba difendere. Ma non devi farlo calpestando gli altri, a meno che non se lo meritino, e in quel caso devi affrontarli apertamente, non facendo dei commenti infantili sul fatto che sono grassi.»
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