Frasi di André Gide
André Gide
Data di nascita: 22. Novembre 1869
Data di morte: 19. Febbraio 1951
Altri nomi: André Paul Guillaume Gide
André Gide è stato uno scrittore francese, premio Nobel per la letteratura nel 1947.
I temi centrali dell'opera e della vita di André Gide sono stati affermare la libertà, allontanarsi dai vincoli morali e puritani, ricercare l'onestà intellettuale che permette di essere pienamente sé stessi, accettando la propria omosessualità senza venir meno ai propri valori.
Influenzato dagli scritti di autori come Henry Fielding, Goethe, Victor Hugo, Dostoevskij, Stéphane Mallarmé, Nietzsche, Joris-Karl Huysmans, Rabindranath Tagore, Roger Martin du Gard e l'amico Oscar Wilde, scrisse varie opere di stampo autobiografico e di narrativa ed espose spesso al pubblico il conflitto e, a volte, la riconciliazione tra le due parti della propria personalità, divise dalla rigida educazione e dalle meschine regole sociali ed etiche impostegli dalla società della sua epoca.
Le sue opere, in particolare Corydon, Se il grano non muore e L'immoralista, hanno esercitato una grande influenza su vari scrittori successivi a Gide, in particolare su Rainer Maria Rilke, Jacques Rivière, André Malraux, Flann O'Brien, Jean-Paul Sartre, Albert Camus, Yukio Mishima, Roland Barthes.
Lavori
Frasi André Gide
„L'umanità è complicata, bisogna riconoscerlo, e ogni tentativo di semplificazione, di irreggimentazione, ogni sforzo dall'esterno per ridurre ogni cosa e ogni persona allo stesso denominatore comune sarà riprovevole, pericoloso e sinistramente ridicolo.“
Origine: Da Il dio che è fallito, Baldini Castoldi Dalai, p. 208.
„Bisogna lasciare la ragione agli altri perché questo li consola del non avere altro.“
Variante: Bisogna lasciare la ragione agli altri perché questo li consola di non aver altro.
„Un'adolescenza troppo casta porta a una vecchiaia dissoluta. È più facile rinunciare a una cosa conosciuta che a una soltanto immaginata.“
Origine: Citato in Focus, n. 112, p. 98.
„La poesia di questo giovane poeta italiano. [Marino Piazzolla], gustata leggendo il mito Pèrsite e Melasia, mi è parsa inventata ed espressa con quella patetica innocenza con cui i lirici greci inventavano i loro bellissimi canti.“
Origine: Citato in Frammenti, La Fiera Letteraria, 14 agosto 1960; disponibile su fondazionemarinopiazzolla.it http://www.fondazionemarinopiazzolla.it/Frammenti.php.
„Lungi dall'essere l'unico 'naturale', l'atto procreativo, in natura, fra la più sconcertante profusione, il più delle volte non è che un caso fortuito. […] la voluttà che l'atto di fecondazione porta seco, nell'un sesso e nell'altro, non è necessariamente ed esclusivamente legata a quest'atto. […] Non è la fecondazione che l'animale cerca, è semplicemente la voluttà. Cerca la voluttà – e trova la fecondazione per caso fortuito.“
Origine: Da Corydon, Dall'Oglio, Milano, 1952, p. 83.