Frasi di André Gide

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“Meno che a chiunque altro, ciascuno vuole somigliare a se stesso.”

“Non c'è niente che ostacola la felicità quanto il ricordo della felicità.”

“Sapersi liberare non è niente: il difficile è saper essere liberi.”

“Saggio è colui che si stupisce di tutto.”

“Meno è intelligente il bianco, più gli sembra che sia stupido il negro.”

“L'arte comincia dalla resistenza: dalla resistenza vinta. Non esiste capolavoro umano che non sia stato ottenuto faticosamente.”

“L'arte è sempre il risultato di una costrizione. Credere che si levi tanto più alta quanto più è libera equivale a credere che ciò che trattiene l'aquilone dal salire sia la corda.”

“L'opera d'arte è l'esagerazione di un'idea.”

“Allora perché raccontarlo? Vi rendete conto che tutto ciò non ha nessun interesse? Dovete capire che vi sono due mondi: quello che è senza che se ne parli, e lo si chiama mondo reale, perché non si ha nessun bisogno di parlarne per vederlo. L'altro è il mondo dell'arte, e di questo bisogna parlarne, perché altrimenti non esisterebbe […].”

“Oh, ciò si ricollega al fatto che adesso fuggo l'opera d'arte. Voglio adorare soltanto il sole… Avete notato come il sole detesti il pensiero? Lo fa sempre indietreggiare, lo costringe a rifugiarsi nell'ombra. Prima, il pensiero dominava nell'Egitto; il sole ha conquistato l'Egitto. Poi è stato a lungo in Grecia e il sole ha conquistato la Grecia; poi l'Italia e poi la Francia. Adesso il pensiero, tutto, si vede risospinto in Norvegia e in Russia, là dove il sole non arriva mai. Il sole è geloso dell'opera d'arte. […] Niente felicità! Soprattutto niente felicità! Il piacere! E bisogna sempre volere il più tragico…”

“Famiglie! Vi odio! Focolari chiusi; porte serrate; geloso possesso della felicità.”

“La responsabilità dell'uomo aumenta col diminuire di quella di Dio.”

“La crudeltà è il principale attributo di Dio.”

“Peccato è tutto ciò che oscura l'anima.”

“Chiunque ama veramente rinuncia alla sincerità.”

“Vi sono strane possibilità in ciascun uomo. Il presente sarebbe pieno di ogni possibile avvenire, se già il passato non vi proiettasse una storia.”

“Un'adolescenza troppo casta porta a una vecchiaia dissoluta. È più facile rinunciare a una cosa conosciuta che a una soltanto immaginata.”

“Ogni ideale in questo misero mondo è mascherato dalla volgarità delle circostanze nelle quali si realizza.”

“Ognuno di noi assume il dramma che gli si addice, e sopporta la sua parte di tragedia.”

“Bisogna lasciare la ragione agli altri perché questo li consola del non avere altro.”

“Quel che si possiede in se stessi di diverso, è proprio quel che si possiede di rado, quel che attribuisce a ciascuno il suo valore; ed è proprio quello che si cerca di sopprimere. Si imita. E si pretende di amare la vita.”

“Benché sposi un punto di vista imparziale, il punto di vista del vero naturalista, M. Proust fa del vizio un ritratto più biasimevole di ogni invettiva. Bolla a fuoco ciò di cui egli parla e rende servizio ai buoni costumi più efficacemente di quanto possano fare i più stringenti trattati di morale. Egli ammette che certi casi di omosessualità siano guaribili. Se qualcosa può guarire un invertito è proprio la lettura di queste pagine dove attingerà il sentimento della sua propria riprovazione infinitamente più importante della riprovazione dell'autore.”

“Il numero di stupidaggini che una persona intelligente può dire in un giorno è incredibile. E senza dubbio io ne direi quanto gli altri, se non tacessi più spesso.”

“[Simone Weil] La santa degli esclusi.”

“Lungi dall'essere l'unico 'naturale', l'atto procreativo, in natura, fra la più sconcertante profusione, il più delle volte non è che un caso fortuito. […] la voluttà che l'atto di fecondazione porta seco, nell'un sesso e nell'altro, non è necessariamente ed esclusivamente legata a quest'atto. […] Non è la fecondazione che l'animale cerca, è semplicemente la voluttà. Cerca la voluttà – e trova la fecondazione per caso fortuito.”

“Non esistono problemi; ci sono soltanto soluzioni. Lo spirito dell'uomo crea il problema dopo. Vede problemi dappertutto.”

“Non ricerco la complicazione; essa è in me. Ogni gesto nel quale non riconosca tutte le contraddizioni che mi abitano, mi tradisce.”

“Non si avverte la propria catena quando si segue spontaneamente colui che trascina; ma quando si comincia a resistere e a camminare allontanandosi, si soffre molto.”

“Credono che tutti i pensieri nascano nudi… Non capiscono che io non posso pensare che sotto forma di racconto. Lo scultore non cerca di tradurre in marmo il proprio pensiero: egli pensa direttamente come se già tutto fosse di marmo, egli pensa in marmo.”

“A volte mi sembra che scrivere impedisca di vivere, e che ci si possa esprimere meglio coi fatti che con le parole.”

“Se si potesse recuperare l'intransigenza della gioventù, la cosa che ci indignerebbe maggiormente sarebbe il vedere quello che siamo diventati.”

“Che cos'è il racconto della felicità? Solamente ciò che la prepara, o ciò che la distrugge si può raccontare.”

“Ho l'abitudine di essere discreto solo per ciò che mi viene confidato; per quello che vengo a sapere da solo la mia curiosità, confesso, è senza limiti.”

“Il futuro toglie incanto all'ora presente, più ancora di quanto il presente non tolga fascino al passato.”

“Le più belle opere dell'uomo sono ostinatamente piene di dolore.”

“Liberarsi non è molto difficile. È più difficile rimanere liberi.”

“Non posso pretendere che gli altri abbiano le mie virtù. È già molto se ritrovo in essi i miei vizi.”

“Non si può allo stesso tempo essere sinceri e sembrare tali.”

“La poesia di questo giovane poeta italiano. [Marino Piazzolla], gustata leggendo il mito Pèrsite e Melasia, mi è parsa inventata ed espressa con quella patetica innocenza con cui i lirici greci inventavano i loro bellissimi canti.”

“"Sentii parlare di lui alle riunioni di Mallarmè: lo dipingevano come un parlatore brillante; provai il desiderio di conoscerlo pur non sperando di riuscirvi. Mi venne in aiuto un caso fortunato, o meglio un amico al quale avevo confidato il mio desiderio. Invitammo Wilde una sera al ristorante. Eravamo quattro, ma fu lui il solo a parlare. Wilde non chiacchierava: raccontava. Per quasi tutto il pranzo non smise di raccontare. Raccontava lentamente, senza forzare il tono; già la sua voce era meravigliosa. Sapeva il francese in modo ammirevole, ma qua e la fingeva di cercare le parole per farle aspettare un po'. Non aveva quasi ombra di accento inglese, o se mai quanto gli piacesse conservarne, tale da conferire alle parole un suono a volte nuovo e strano. Anzichè "scepticisme" pronunciava volentieri "skepticisme"… Le storie a non finire che ci raccontò quella sera erano confuse e non tra le sue migliori; Wilde, insicuro di noi, ci saggiava. Della sua saggezza o follia non dispensava mai se non quanto l'ascoltatore, potesse a suo giudizio, recepire; a ciascuno forniva cibo secondo l'appetito; chi non si aspettava nulla da lui non riceveva nulla o se mai, un leggero schiumeggiare; e poichè si preoccupava innanzitutto di divertire, molti fra quanti si sono illusi di conoscerlo non hanno visto in lui che un essere spassoso.”

“Vicino a Salerno, lasciando la costa, avevamo raggiunto Ravello. Là, l’aria più pungente, la seduzione delle rocce piene di anfratti e sorprese, la profondità misteriosa dei precipizi, accrescendo le mie forze e la mia gioia, favorirono nuovi slanci. Più vicina al cielo di quanto non sia lontana dalla riva, Ravello sorge su una balza scoscesa di fronte alla riva piatta e lontana di Paestum.”

“The great artists are the ones who dare to entitle to beauty things so natural that when they’re seen afterward, people say: Why did I never realize before that this too was beautiful?”

“O my dearest and most lovable thought, why should I try further to legitimize your birth?”

“It seems to me that had I not known Dostoevsky or Nietzsche or Freud or X or Z, I should have thought just as I did, and that I found in them rather an authorization than an awakening. Above all, they taught me to cease doubting, to cease fearing my thoughts, and to let those thoughts lead me to those lands that were not uninhabitable because after all I found them already there.”

“Sin is whatever obscures the soul.”

“Let every emotion be capable of becoming an intoxication to you. If what you eat fails to make you drunk, it is because you are not hungry enough.”

“Art begins with resistance — at the point where resistance is overcome. No human masterpiece has ever been created without great labor.”

“The abominable effort to take one’s sins with one to paradise.”

“Generally among intelligent people are found nothing but paralytics and among men of action nothing but fools.”

“The finest virtues can become deformed with age. The precise mind becomes finicky; the thrifty man, miserly; the cautious man, timorous; the man of imagination, fanciful. Even perseverance ends up in a sort of stupidity. Just as, on the other hand, being too willing to understand too many opinions, too diverse ways of seeing, constancy is lost and the mind goes astray in a restless fickleness.”

“No theory is good unless it permits, not rest, but the greatest work. No theory is good except on condition that one use it to go on beyond.”

“Most often people seek in life occasions for persisting in their opinions rather than for educating themselves.”

“Old hands soil, it seems, whatever they caress, but they too have their beauty when they are joined in prayer. Young hands were made for caresses and the sheathing of love. It is a pity to make them join too soon.”

“Believe those who seek the truth, doubt those who find it; doubt all, but do not doubt yourself.”