“Un tempo che ora pare molto lontano ogni giocatore aveva il suo coro. […] Se non ne avevi uno c'era il fondato rischio che fossi un signor nessuno o che la tifoseria ti considerasse un minore, uno di quelli scarsi. […] Grigoris Giorgio Georgatos aveva un coro semplice, divertente e propiziatorio. Faceva così: Georgatos lalalalala - Georgatos lalalala - Georgatos, vai sulla fascia, mettila in mezzo che Vieri fa gol. In principio era pure successo, va detto […]. Georgatos era un onesto terzino greco, pelato e un po' curvo, la corsa frenetica e un piede che pareva educato. Mi entusiasmai per Georgatos come ho fatto per quasi tutti i peggiori acquisti dell'Inter […] La passione durò poco, i cross peggiorarono, Georgatos fece la terribile fine di altri mille terzini sinistri dell'Inter, perseguitati da una maledizione antica e misteriosa.”
Argomenti
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giornalista e scrittore italiano 1973Citazioni simili

“Il consenso è ciò che molte persone affermano in coro ma che nessuno crede individualmente.”
citato sul New Yorker, 23 aprile 1990

Origine: Da La cipolla; in Grande numero. Testo polacco a fronte, a cura di P. Marchesani, Libri Scheiwiller, 2009, p. 9 https://books.google.it/books?id=ApAGGU8u5CcC&pg=PT9. ISBN 8876445870

Atto I, Scena IV
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