“[Dopo una rappresentazione del suo Atreo gli fu chiesto perché avesse adottato il genere spaventoso; e rispose:] Io non era padrone di scegliere. Cornelio aveva scelto il cielo, Racine la terra; non mi restava più che l'inferno; io mi sono gettato a corpo perduto.”
citato in Notizie storico critiche sopra Radamisto e Zenobia, p. 67, traduzione di Carlo Innocenzio Frugoni, Venezia, 1798
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“Rimpiangeremo anche gli inferni perduti.”
Anacleto Verrecchia
(1926–2012) filosofo italiano
Rapsodia viennese