“Forse l'impressionante punto d'arrivo rappresentato da Suicidi dovuti (impressionante per la concentrazione, l'immobilità e la clausura quasi beckettiane, confrontate agli orizzonti amplissimi e sempre in movimento dei primi libri) conferma ciò che era intuibile anche dall'andamento picaresco del "Seminario" o del "Venditore di collant": la vera dimensione della scrittura di Busi non è quella specificamente romanzesca ma quella "epica". Un'epica dei vinti, com'è nella tradizione moderna, ma un'epica che mescola interno ed esterno: i segni dello sfruttamento sociale, il sadomasochismo come pratica psicologica diffusa, e l'affabulazione ininterrotta che sale dai paesaggi interiori dell'autore, perché l'autore non può smettere di percepire se stesso come un escluso. Anche questa è sincerità.”
L'Indice, n. 2/1997
Argomenti
libri , andamento , arrivo , autore , clausura , collante , concentrazione , conferma , dimensione , epica , escluso , esterno , indice , interno , movimento , orizzonte , paesaggio , pratica , punto , romanzesco , sale , scrittura , seminario , sfruttamento , stesso , suicidio , tradizione , venditore , sincerità , social , forse , immobilitàWalter Siti 4
critico letterario, saggista e scrittore italiano 1947Citazioni simili
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da Busi in corpo 11, Il Saggiatore, Milano, 2006