“Nella misura in cui l'Olocausto è giunto a definire la disumanità nel nostro tempo, esso ha dunque svolto una funzione fondamentalmente morale. La «moralità post-Olocausto» ha potuto svolgere questo ruolo, tuttavia, solo attraverso una forma sociologica: è diventata una metafora di collegamento che gruppi sociali di diverso potere e legittimità hanno utilizzato per definire logicamente come bene o come male gli eventi storici in corso. Ciò che l'Olocausto ha identificato come il male più profondo è l'impiego sistematico ed organizzato della violenza contro i membri di un gruppo collettivo stigmatizzato, sia esso definito secondo criteri primordiali o ideologici. Questa rappresentazione non solo ha identificato come male radicale i colpevoli e le loro azioni, ma ha interpretato come male anche i non-attori. Secondo i criteri della moralità post-Olocausto ad ogni individuo è ora richiesto, normativamente, lo sforzo di intervenire contro qualsiasi Olocausto, al di là di ogni considerazione di costi e conseguenze personali.”
cap. I, p. 91
La costruzione del male
Argomenti
attore , azione , bene , cap. , collegamento , collettivo , colpevole , conseguenza , considerazione , corso , criterio , evento , forma , funzione , giunta , gruppo , impiego , individuo , male , membro , metafora , misura , morale , non-violenza , olocausto , personale , post , potere , profondo , radicale , rappresentazione , richiesta , ruolo , secondo , sforzo , sistematica , storico , svolta , tempo , violenza , legittimità , social , oraJeffrey Alexander 18
sociologo statunitense 1947Citazioni simili

Citazioni di Abū Māzen
Origine: Dall'intervista, Intervista a Maḥmūd Abbās http://www.haaretz.com/hasen/pages/ShArt.jhtml?itemNo=297637&contrassID=2&subContrassID=1&sbSubContrassID=0&listSrc=Y, di Akiva Eldar, Haaretz, maggio 2003.

“Chi ascolta un superstite dell'Olocausto diventa a sua volta un testimone.”
Origine: Dall'intervista di Roberta Serdoz, I bambini ci aiuteranno a ricordare l'Olocausto, Il Bergamo, 27 gennaio 2007.

“Stava lavorando a un ennesimo libro sull'Olocausto. Questo, con dei tagli. (1981)”
Effetti collaterali (Side Effects), In ricordo di Needleman

“Non ho mai sentito parlare di questo Olocausto: sono nata nel 1957.”
Origine: Citato in E Stallone vince la sua quarta "Pernacchia d'oro". Lo affianca la Griffith, "spia" che ignora l'olocausto https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/1993/marzo/30/Stallone_vince_sua_quarta_Pernacchia_co_0_93033014743.shtml, Corriere della Sera, 30 marzo 1993, p. 33.

“Io credo che la verità sull'Olocausto ancora non sia completa e non tutto è venuto alla luce.”
Origine: Citazioni di Elio Taff, p. 7
“Il più vasto olocausto della storia… un miliardo di vittime… Parlo dell'aborto.”
Il genocidio censurato

“Olocausto vuol dire bruciare tutta la propria esistenza sull'altare della croce.”