“In India la liberazione non deriva da una lotta vittoriosa del bene sul male; il problema etico esula quasi dalla filosofia indiana la quale considera bene e male aspetti del contingente e del divenire, così come stima le esistenze paradisiache non desiderabili perché anch'esse soggette al fatale decadimento di tutto ciò che abbia una forma o rappresenti uno stato d'essere. La liberazione non è la soppressione del male, ma la soppressione del non conoscere. E non conoscere è ogni operazione dell'intelletto umano, perché ogni operazione dell'intelletto, creando i suoi fantasmi e le sue costruzioni, ci allontana da quell'indiscriminata coscienza cosmica che è la scaturigine e il presupposto di ogni pensiero particolare, ma nella quale questo pensiero particolare deve annullarsi e spegnersi.”
Storia della filosofia indiana
Argomenti
aspetto , bene , contingente , coscienza , costruzione , decadimento , divenire , esistenza , essere , fantasma , filosofia , filosofo , forma , india , indiano , intelletto , liberazione , male , operazione , particolare , pensiero , presupposto , problema , soggetto , soppressione , stato , stima , vittorioso , lottaGiuseppe Tucci 13
orientalista, esploratore e storico delle religioni italiano 1894–1984Citazioni simili

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