“[Nel processo di scelta tra teorie nessuno] Ha la possibilità di impiegare un argomento che rassomigli a una dimostrazione nella logica e nella matematica formale. In queste ultime, tanto le persone che le regole di inferenza sono stipulate in precedenza. Se non c'è accordo sulle conclusioni, le parti che prendono parte al dibattito possono ritornare sui propri passi uno per uno, controllando ciascuno sulla base delle precedenti stipulazioni. Alla fine di questo processo una o l'altra delle parti deve ammettere che in un punto bene individuabile del ragionamento ha commesso uno sbaglio, ha violato ed applicato male una regola accettata in precedenza. Una volta ammesso questo, non c'è più appello e la prova fornita dagli oppositori è decisiva. Solo se le due parti scoprono invece che divergono sul significato o sull'applicabilità di una regola concordata in precedenza, cioè che il loro accordo precedente non forniva una base adeguata per la dimostrazione, allora il dibattito rassomiglierà a ciò che inevitabilmente ha luogo nella scienza.”

—  Thomas Kuhn

da Riflessioni sui miei critici, in I. Lakatos e A. Musgrave, Critica e crescita della conoscenza, Feltrinelli, Milano 1976; citato in Patrizia de Mennato, La ricerca "partigiana". Teoria di ricerca creativa, Libreria CUEM, Milano 1994

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 21 Maggio 2020. Storia

Citazioni simili

Noam Chomsky photo
Albert Einstein photo

“Possiamo distinguere vari tipi di teorie nella fisica. Per la maggior parte sono costruttive. Tentano di ricavare un quadro dei fenomeni più complessi dai materiali di uno schema formale relativamente semplice, da cui prendono le mosse. Così la teoria cinetica dei gas cerca di ridurre i processi meccanici, termici e di propagazione a movimenti di molecole, cioè a ricavarli dalle ipotesi del moto molecolare. Quando diciamo che siamo riusciti a comprendere un insieme di processi naturali, invariabilmente intendiamo dire che abbiamo trovato una teoria costruttiva che copre i processi in questione.
Insieme a questa classe di teorie assai importante ne esiste una seconda, che chiamerò delle «teorie dei principi». Queste impiegano il metodo analitico, anziché quello sintetico. Gli elementi che ne costituiscono la base e il punto di partenza non sono stati costruiti per via ipotetica, ma vi si è giunti in modo empirico; essi sono caratteristiche generali di processi naturali, principi che danno origine a criteri formulati in modo matematico, che i processi separati o le loro rappresentazioni teoriche devono saper soddisfare. Così la scienza della termodinamica cerca di dedurre con mezzi analitici i nessi necessari – che gli eventi separati devono soddisfare – del fatto universalmente provato che il moto perpetuo è impossibile.
I vantaggi della teoria costruttiva sono la completezza, l'adattabilità e la chiarezza, quelli della teoria dei principi sono la perfezione logica e la sicurezza dei fondamenti.
La teoria della relatività appartiene a quest'ultima classe. Al fine di coglierne la natura, occorre prima di tutto acquisire dimestichezza con i principi su cui si fonda.”

Albert Einstein (1879–1955) scienziato tedesco

Origine: Out of My Later Years, pp. 51-52

John Williams photo
Franz Kafka photo
Aldo Biscardi photo

“Il Processo è sempre al di sopra delle parti!”

Aldo Biscardi (1930–2017) conduttore televisivo italiano
John Dewey photo
Moritz Gottlieb Saphir photo

Argomenti correlati