dal Finto finanziamento privato, vero debito pubblico, in "L'Architetto Italiano": I dubbi sul Ponte/4 – Aspetti economici, 2005, Vol. 10, pp. 20-22
“Il Globo, 24 luglio 1982 […] direi che il dato più probante e preoccupante della corruzione italiana non tanto risieda nel fatto che si rubi nella cosa pubblica e nella privata, quanto nel fatto che si rubi senza l'intelligenza del fare e che persone di assoluta mediocrità si trovino al vertice di pubbliche e private imprese. In queste persone la mediocrità si accompagna ad un elemento maniacale, di follia, che nel favore della fortuna non appare se non per qualche innocuo segno, ma che alle prime difficoltà comincia a manifestarsi e a crescere fino a travolgerli. Si può dire di loro quel che D'Annunzio diceva di Marinetti: che sono dei cretini con qualche lampo di imbecillità: solo che nel contesto in cui agiscono l'imbecillità appare – e in un certo senso e fino a un certo punto è – fantasia. In una società bene ordinata non sarebbero andati molto al di là della qualifica di "impiegati d'ordine"; in una società in fermento, in trasformazione, sarebbero stati subito emarginati – non resistendo alla competizione con gli intelligenti – come poveri "cavalieri d'industria"; in una società non società arrivano ai vertici e ci stanno fin tanto che il contesto stesso che li ha prodotti non li ringoia.”
Origine: A futura memoria (se la memoria ha un futuro), pp. 24-25
Argomenti
età , dio , persone , assoluto , bene , cavaliere , competizione , contesto , corruzione , cosa , cretino , dato , elemento , emarginato , fantasia , fatto , favore , fermento , follia , fortuna , globo , impiegato , impresa , industria , intelligente , intelligenza , italiano , lampo , luglio , ordine , persona , povero , privato , prodotto , pubblico , punto , qualifica , segno , senso , societa' , stesso , trasformazione , vertice , andata , dire , tanto , fare , difficoltàLeonardo Sciascia 125
scrittore e saggista italiano 1921–1989Citazioni simili

“Stimolare il pubblico a essere favorevole alla mediocrità.”

da Politica di questi anni. 1950-1951, Zanichelli, Bologna 1957

da Signori entra il lavoro. Tutti in piedi, 17 giugno 2011

Origine: Citato in L'enigmatico Quadros: un duro combattente che incanta le masse, ma conosce la malinconia http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,3/articleid,0078_01_1961_0031_0003_16878414/, La Stampa, 5 febbraio 1961

Variante: [Su un certo "sentimento anti-italiano" che sarebbe "l'ultimo snobismo di massa", C. B. risponde così:] Non mi vergogno d'essere nell'equivoco italiota. Non mi interessano gli Italiani, ecco. Qualunque governo, come qualunque arte, è borghese: tutta l'arte è rappresentazione di Stato, è statale. È uno Stato che si assiste fin troppo. "Se no alla mediocrità chi ci pensa?". La mediocrità, par excellence, è proprio lo Stato. Lo Stato dovrebbe smetterla di governare: si può dare uno Stato senza governo, mi spiego? [... ] Me ne infischio del governo, della politica, del teatro soprattutto[... ] Me ne frego di Carmelo Bene, io. Voi no, ma io sì.