“Eppure dovrò smettere presto: un libro è come una malattia, e solo chi ha forza da vendere si può permettere di scriverlo, a momenti dicevo di passarlo. Ammirevoli personaggi, quei tali che tiran su un romanzo in quattro volumi, giungendo fino a riscriverlo sette volte; non pure per la loro forza taurina e resistenza al caldo della febbre, ma perché, arrivati a metà, credono ancora a quello che stanno facendo, e ancora ci credono arrivati al terzo volume, e ancora a una pagina dalla fine del quarto, e ancora alla prima, seconda, settima riscrittura; credono addirittura alla utilità, di quello che stanno facendo. Questo si chiama comunemente "fiato", e par nome acconcio.”
Origine: La biere du pecheur, p. 123
Argomenti
età , ancora , caldo , febbre , fiato , fine , forza , libro , malattia , momento , nome , pagina , pagine , personaggio , quarto , quattro , resistenza , riscrittura , romanzo , secondo , settima , terzo , volume , volumi , prima , volte , metà , utilitàTommaso Landolfi 39
scrittore, poeta e traduttore italiano 1908–1979Citazioni simili

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