Frasi di Tommaso Landolfi
Tommaso Landolfi
Data di nascita: 9. Agosto 1908
Data di morte: 8. Luglio 1979
Tommaso Landolfi è stato uno scrittore, poeta, traduttore e glottoteta italiano.
Anche se poco noto al grande pubblico, complice la lingua estremamente ricercata e la poetica per certi versi assimilabile al Surrealismo, ma anche una sua certa distanza dalle tendenze letterarie italiane, sia prima, sia dopo la seconda guerra mondiale, è considerato uno degli scrittori italiani di maggior rilievo del Novecento.I suoi racconti, secondo Arnaldo Bocelli, "sono, propriamente, fantasie, composizioni, capricci in senso tra musicale e pittorico, nei quali l'estro, l'umore si accompagnano ad una strenua casistica e i motivi lirici nascono da una riflessione critica del reale, da un gusto formatosi all'incrocio di diverse letterature".
Lavori
Frasi Tommaso Landolfi
„Al Palio si possono affidare le proprie sorti ed esso medesimo segna, per chi ha cuore, un'epoca dell'anima.“
— Tommaso Landolfi, Se non la realtà
Origine: Se non la realtà, p. 166
„Qualcuno […] lamentava di recente su non so qual foglio che nei volantini da allettar turisti si tenesse modo e stile superato, non atto all'elevazione del popolo, invece di ricorrere ai più genuini e squisiti interpreti dei luoghi imboniti […] Guardate […] a che punto arriva il provincialismo da noi: non contenti di caldeggiare l'elevazione del popolo, se uno scopre o frequenta un certo poeta, subito vorrebbe ficcarlo anche dove non entra.“
— Tommaso Landolfi, Se non la realtà
Origine: Se non la realtà, pp. 153-54
„Invero queste due ultime giornate sono inventate di sana pianta. D'altronde è appena necessario avvertirlo, né c'è lettore un po' fine che non se ne avvedrebbe. Beh, inventate non proprio tutte: da un certo limite assai arretrato in qua. Ma a quel lettore medesimo non sarebbe difficile, suppongo, situare quel limite colla sola analisi della scrittura. E come mai ho sentito il bisogno di scrivermi simili invenzioni, per giunta così poco originali? E che intendevo fare, gabellarle per cose vero, e soltanto ora ho cambiato idea? Ma ancora: si tratta appunto di invenzioni o non di immagini fedeli, anzi più vere del vero? A tutto ciò non so rispondere. Io devo ormai essere sincero: non so neppure materialmente, se queste siano invenzioni.“
— Tommaso Landolfi, libro La bière du pécheur
Origine: La biere du pecheur, p. 157
„[…] la natura umana è tanto corrotta e tanto legata alla materia, che, come l'amante non si contenta dell'affetto che ispira, ma non riposa fino a quando non abbia rovinato ogni cosa col possesso della persona amata, così il giocatore non ha pace finché non si sia incornato al tavolo verde, o, se si vuole, finché non abbia tutto perduto.“
— Tommaso Landolfi, Se non la realtà
Origine: Se non la realtà, pp. 170-71
„Poniamo, la mia ultima crisi. Di dove m'è venuta? Di molto lontano, naturalmente; tuttavia mi sembra quasi che potrei sorprenderla nella sua estrema maturazione, aiutandomi beninteso con immagini o ipotesi della realtà, non con dichiarazioni di essa. Dico che sempre io mi son voltolato e rivoltolato nella vita «come un ammalato smanioso nel suo letto»; anche mi somiglio a quelle farfalle notturne sorprese dalla luce o dall'agonia che rimangono a sbattere disperatamente le ali sui nostri pavimenti. Donde dunque, se questo è il mio stato naturale, la particolare e totale mancanza di forze, il vigile spavento?“
— Tommaso Landolfi, libro La bière du pécheur
Origine: La biere du pecheur, p. 44
„Ed ecco anche il massimo effetto che possono ormai sortire i miei conati di terza persona. Quasi la terza persona non fosse un'attitudine profonda dell'animo, ma una mera questione grammaticale. (È manifesto che col riportare questa ignobile prosa vo perseguendo ragioni tutt'altre dalle letterarie. Santo nome di Balzac qui sopra invocato! dove meglio tornerebbe al proposito un Ferenc o un Lajos.)“
— Tommaso Landolfi, libro La bière du pécheur
Origine: La biere du pecheur, p. 110
„Il mare a perdita di vista, senza una terra all'orizzonte, sotto la cappa affocata del cielo, appariva nero come l'inchiostro, e di una lucentezza funebre; una quantità sterminata di blatte, tanto fitte da non lasciar occhieggiare l'acqua di sotto, lo copriva per tutta la sua distesa. Nel gran silenzio s'udiva distintamente il rumore dei loro gusci urtati dalla prua. Lentamente, a fatica, la nave poteva avanzare, e subito le blatte si richiudevano sul suo passaggio.“
— Tommaso Landolfi, libro II mar delle blatte e altre storie
Il mar delle blatte
„Contro quella sterminata progenie non c'era nulla da fare; per ogni blatta uccisa dieci, mille ne rispuntavano ormai da ogni parte. Uno si buttò in mare e perì così fra le compagne delle assalitrici. Le blatte entravano dovunque, si arrampicavano dovunque, colmavano ogni cavo, pendevano dai cordami e dalle tende, annerivano le vele.“
— Tommaso Landolfi, libro II mar delle blatte e altre storie
Il mar delle blatte
„Ultimo forse rappresentante genuino della gloriosa nobiltà meridionale, io sto da solo in questa casa crollata più che per metà, e che seguita a crollare un poco ogni giorno, in cui il vento si insinua gemendo, zufolando, facendo garrire le pendule tappezzerie. Ormai, per volger dei tempi, povero in canna, mi scaldo la minestra da me, poi passeggio infaticabilmente nelle sale vuote, più sovente in cucina a causa del freddo; e tutto pur di non lavorare, che sarebbe cosa vergognosa, ma in ispecie direi pur di non vivere.“
da Opere, I, Rizzoli, Milano, 1991, p. 667
Origine: Citato in Luigi Matt, Dizionario Biografico degli Italiani, vol. 63, 2004; disponibile su Treccani.it http://www.treccani.it/enciclopedia/tommaso-landolfi_(Dizionario_Biografico)/.
„Sì, sì sì, il presidente d'una repubblica democratica fondata sul lavoro non appartiene a se stesso. E allora, bah, passatemi il frac.“
da Racconti impossibili, Vallecchi, Firenze, 1966, p. 110
„Ceprano era stazione confinaria al tempo del Borbone di benedetta memoria, e qui pertanto il Regno di Napoli ci apre le sue braccia, col calore della sua aria, il suo verde, un che più intenso, la sua terra più ardente, la sua lingua più vivace. Siamo insomma a casa nostra.“
— Tommaso Landolfi, Se non la realtà
Origine: Se non la realtà, p. 26