“La guerra o la pace armata, ciò che torna a un dipresso alla stessa cosa, sono una minaccia costantemente sospesa sul benessere e sulla tranquillità dei popoli. Ogni soldato, oltre al denaro che costa allo Stato pel suo mantenimento quotidiano, rappresenta egli stésso una tal quale somma di capitale e di lavoro, che impiegata nei campi o negli opifizì arrecherebbe il suo contingente alla massa sociale, e che nello stato di pace armata è forzatamente condannata a rimanere improduttiva.”
parte I
Il bilancio della guerra
Citazioni simili
Origine: Citato in Harbottle, p. 386
Origine: Avvedimenti Civili, p. 190

Origine: Citato in Folco Tempesti, Lirici ungheresi , scelti e tradotti da Folco Tempesti, con introduzione e note, Vallecchi Editore, Firenze, 1950, p. 23.
Origine: Balassi pronunciò queste ultime parole prima di morire mentre gli venivano amputate le gambe colpite da una cannonata nell'assedio di Esztergom: «Christus mortuus est pro me et ego diffidam? Tuus miles fui, Domine! tua castra secutus sum». Paolo Ruzicska, Storia della letteratura ungherese, Nuova Accademia Editrice, Milano, 1963, p. 353.

Origine: Lo Stato nel terzo millennio, p. 122

Origine: Citato in L'appello di Mobutu: Elezioni in Zaire entro il 97, la Repubblica, 2 gennaio 1997.

“Non sono mai stato un sostenitore della guerra, se non come mezzo per ottenere la pace.”