“Dalla cancellazione alla imposizione. Ieri la damnatio memoriae, oggi l'obbligo del ricordo. Che cosa diviene la vita nel tempo in cui "Google ricorda sempre"? L'implacabile memoria collettiva di Internet, dove l'accumularsi d'ogni nostra traccia ci rende prigionieri d'un passato destinato a non passare mai, sfida la costruzione della personalità libera dal peso d'ogni ricordo, impone un continuo scrutinio sociale da parte di una infinita schiera di persone che possono facilmente conoscere le informazioni sugli altri.
Nasce da qui il bisogno di difese adeguate, che prende la forma della richiesta di diritti nuovi – il diritto all' oblio, il diritto di non sapere, di non essere "tracciato", rendono suscettibili non solo di più diffusa conoscenza, ma di rielaborazioni continue.”
Argomenti
arte , vita , persone , bisogno , cancellazione , collettivo , conoscenza , cosa , costruzione , difesa , diritto , essere , forma , imposizione , infinito , informazione , internet , memoria , obbligo , oblio , oggi , parte , passato , persona , peso , prigioniero , richiesta , ricordo , rielaborazione , sapere , schiera , sfida , tempo , traccia , tracciato , social , ieri , personalità , scrutinio , liberoStefano Rodotà 41
giurista e politico italiano 1933–2017Citazioni simili
da Corriere del Mezzogiorno, 22 febbraio 2011

da De senectute e altri scritti autobiografici, Einaudi

“Ricorda la vita è la cosa più bella | per quanto ogni uomo è uguale ad una stella.”
da Non importa, n. 8
Domani

“Ciò che è più amaro, nel dolore di oggi, è il ricordo della gioia di ieri.”
Sabbia e spuma

“È impossibile parlare del razzismo di oggi se non si ricorda il razzismo di ieri.”
da Corriere della sera, 25 novembre 2009