“Si narra che i genitori di Giulietta, vedendola in preda a un cupo e inesplicabile dolore e ignorando che essa era sposata a Romeo, bandito allora da Verona, deliberarono di darle marito e il padre cominciò con uno dei conti di Lodrone a trattar di nozze. La madre le disse: Rallegrati oggimai che non guari di tempo passerà che tu sarai ad un grande gentiluomo degnamente maritata. E, perché essa continuava a dolersi, aggiunse: Credi tu ch'io ti dica bugie? Non passeranno otto giorni che d'un bel donzello della casa di Lodrone tu sarai moglie. Il padre poi, vedendola inconsolabile e contraria a quel parentado le chiese se essa voleva entrar nelle monache. Questo so, conchiuse tuttavia, che tu non vuoi: donati dunque pace che io intendo di averti in un dei conti di Lodrone maritata. E stabilì che dopo pochi giorni essa dovesse incontrarsi col Lodrone in una villa presso Verona, onde Giulietta, disperata, non potendo altrimenti sfuggire alo nuovo destino, ordì il terribile progetto, che doveva condurla con Romeo alla morte. Da questo punto il conte di Lodrone scompare dalla novella del Da Porto. Ma come vi era entrato?”
da Historia novellamente ritrovata di due nobili amanti
Argomenti
bugia , dolore , destino , pace , morte , alloro , amante , bandito , chiesa , conte , contea , contrario , cupo , disperato , donzella , entrata , genitore , gentiluomo , giorno , grande , madre , marito , moglie , monaco , nobile , novello , nozze , nuovo , padre , porto , preda , pressa , pressi , progetto , punto , sposata , stabile , tempo , villa , casa , dopo , passeroLuigi da Porto 1
scrittore e storiografo italiano 1485–1529Citazioni simili
da Il promesso sposo di Giulietta Cappelletti, in Tutte le opere, vol. 3

Origine: Citato in "Memorie del III Reich" di A. Speer, cap.IX, p. 148 – Oscar Storia, Mondadori.
Origine: Le bambine nella storia dell'educazione, p. 291

“*Io vo' che al tenero poeta, al mio | Cecilio, o lettera, tu dica, ch'io | bramo ch'ei lascisi dietro le spalle | Como e del Lario l'amena valle, e che, i propositi d'una persona | amica a intendere, venga a Verona. | Chè se l'antifona capisce, allora | sono certissimo, la via divora.”
Poetae tenero, meo sodali | velim Caecilio, papyre, dicas | Veronam veniat, Novi relinquens | Comi moenia Lariumque litus. | Nam quasdam volo cogitationes | amici accipiat sui meique.
XXXV, vv. 1-7
Carmi
Variante: Io vo' che al tenero poeta, al mio | Cecilio, o lettera, tu dica, ch'io | bramo ch'ei lascisi dietro le spalle | Como e del Lario l'amena valle, e che, i propositi d'una persona | amica a intendere, venga a Verona. | Chè se l'antifona capisce, allora | sono certissimo, la via divora.