“La colpa produce caducità. Per sottrarsi alla caducità, l'uomo deve tentare di liberarsi dalla colpa che si è accumulata in lui durante la vita. Mediante il processo di giustificazione (o di discolpa) davanti al tribunale dei morti, l'uomo viene liberato dal giogo della caducità. Quella della giustificazione è una procedura di mummificazione morale. Quando il lavoro degli imbalsamatori sul cadavere è concluso, subentrano i sacerdoti ed estendono l'opera di purificazione e conservazione alla totalità della persona. La parola egiziana per dire "mummia", sch, vuol dire anche "dignità" e "nobiltà". Quale ultimo stadio della mummificazione, il defunto si sottopone al vaglio del tribunale dei morti e ottiene infine la "nobiltà della mummia" d'un seguace d'Osiride negli inferi. È posto al riparo da ogni accusa e purificato da ogni colpa che sarebbero potute essere d'ostacolo al suo passaggio nell'altro mondo: comprese le sciocchezze commesse nella prima infanzia.”

—  Jan Assmann

da Potere e salvezza. Teologia politica nell'antico Egitto, in Israele e in Europa, p. 139, Jan Assmann, Einaudi, Torino, 2002

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 21 Maggio 2020. Storia

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