“Nel tremendo frastuono della guerra, dispersi o troncati quei legami, l'angoscia soffocò ogni voce.
Terminato il conflitto, esitai, mi sembra, a lungo, prima di chiedere notizie di Felix alla sua famiglia: come sarebbe Felix, della fibra di un Trakl, di una Virginia Woolf, potuto, anche illeso, sopravvivere alla immensità dei dolori? La sollecita accorata risposta della sorella confermò i miei funebri presentimenti.
È un verso di Rilke.
E voi forse o giovinetti chiamati anzitempo all'Eliso.”

da Ricordo di Felix Hartlaub, in Felix Hartlaub, Nell'occhio del tifone, pp. 10-11

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 21 Maggio 2020. Storia

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“La poesia di Trakl è una fondazione del mondo; egli è uno di quei poeti che, come Hölderlin, sono chiamati a fondare una verità o a svelarne l'assenza, a rendere abitabile la terra o a mostrarne l'inabitabilità. Leggere Trakl significa interrogarsi sulle cose ultime, sulla possibilità stessa della poesia, sul senso estremo della vita.”

Claudio Magris (1939) scrittore italiano

Origine: Dalla prefazione a Georg Trakl, Le poesie, introduzione di Margherita Caput e Maria Carolina Foi, traduzione di Vera degli Alberti e Eduard Innerkofler, Garzanti, 1983, p. VIII.

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“Ma ora capisco il mio non capire, | che una risposta non ci sarà, | che la risposta sull'avvenire | è in una voce che chiederà: | "Shomèr ma mi-llailah, | shomèr ma mi-lell, | shomèr ma mi-llailah, ma mi-lell."”

Francesco Guccini (1940) cantautore italiano

da Shomèr ma mi-llailah?, n. 4
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Origine: Il titolo e il ritornello della canzone si basano su un verso di Isaia (21, 11): «Sentinella, quanto resta della notte?».

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