da Traduzione e ideologia: Livio interprete di Polibio, Pàtron, Bologna, 1969, pag. 7 http://books.google.it/books?ei=r46kTo_BE4n54QTs7I3IBA&ct=result&id=gSBKAAAAYAAJ&dq=tradizione+e+ideologia+pianezzola&q=drammaticamente#search_anchor
Origine: Citato in Vittorio Citti, Claudia Casali, Camillo Neri, Scrittori latini nel tempo, Zanichelli, Bologna, 2000, pag. 858. ISBN 978-88-08-09995-2
“Sull'esattezza di quel che Livio riferisce facciamo le nostre riserve, specie là dov'egli mette in bocca ai suoi personaggi interi discorsi che somigliano più a Livio che a loro. La sua è una storia di eroi, un immenso affresco a episodi, e serve più a esaltare il lettore che a informarlo. Roma, a dargli retta, sarebbe stata popolata soltanto, come l'Italia di Mussolini, da guerrieri e navigatori assolutamente disinteressati, che conquistarono il mondo per migliorarlo e moralizzarlo. Gli uomini, secondo lui, sono divisi in buoni e cattivi. A Roma c'erano solamente i buoni, e fuori di Roma solamente i cattivi. Anche un grande generale come Annibale diventa, sotto la sua penna, un comune mariuolo. Ciò non toglie che la storia di Livio, costata cinquant'anni di fatiche a un autore che si dedicò soltanto ad essa, resti un gran monumento letterario. Forse il più grande fra quelli, piuttosto mediocri, eretti sotto il segno di Augusto.”
cap. 30, Orazio e Livio
Storia di Roma
Argomenti
dio , mondo , uomini , affresco , augusto , autore , bocca , cap. , cattiva , comune , dedica , discorso , divisa , episodio , esattezza , fatica , generale , grande , guerriero , lettore , mediocre , monumento , navigatore , non-lettore , penna , personaggio , riserva , secondo , segno , specie , storia , retta , intero , costata , forseIndro Montanelli 460
giornalista italiano 1909–2001Citazioni simili
da Il mondo antico, vol. 2: Roma, Lattes, Torino, 1990, p. 239
Un indovino mi disse

Origine: Citato in Vittorio Citti, Claudia Casali, Camillo Neri, Scrittori latini nel tempo, Zanichelli, Bologna, 2000, p. 858, ISBN 978-88-08-09995-2. Vedi anche Gaetano De Sanctis, Scritti minori, vol. V, 1931-1947 http://books.google.it/books?id=ZsJSY23qm9AC&pg=PA44&dq=non+%C3%A8+e+non+vuole+essere+se+non+la+storia+del+popolo+e+dello+Stato+romano.&hl=it&ei=qFWCTpbFCoTesgap48GJDg&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=1&ved=0CC0Q6AEwAA#v=onepage&q=non%20%C3%A8%20e%20non%20vuole%20essere%20se%20non%20la%20storia%20del%20popolo%20e%20dello%20Stato%20romano.&f=false.

“Un popolo di santi, di eroi e di navigatori.”
da Ideologia e stile: i poetismi e gli arcaismi liviani, in Quaderni di Storia 3, 1976, p. 278
Origine: Citato in Vittorio Citti, Claudia Casali, Camillo Neri, Scrittori latini nel tempo, Zanichelli, Bologna, 2000, p. 854. ISBN 978-88-08-09995-2

“Fa' ancora il nome di Tito Livio: ha, infatti, scritto anche dei dialoghi che si possono annoverare tra le opere di filosofia così come tra quelle di storia, e dei libri di argomento espressamente filosofico: cedo il passo anche a lui.”
Nomina adhuc T. Livium; scripsit enim et dialogos, quos non magis philosophiae adnumerare possis quam historiae, et ex professo philosophiam continentis libros: huic quoque dabo locum.
Lucio Anneo Seneca