“[Riferito a Bessie Smith] Ecco, si fa un grande silenzio. Si sente solo il suono di un pianoforte. È un Blues. Mi sento teso. Mi chiedo: che aspetto avrà? Io non l'ho mai vista prima d'ora. Poi sento la sua voce e, accidenti, capisco che questa è la mia grande giornata. Sto ascoltando quanto c'è di meglio e per giunta la vedo. Risplendente è la parola, l'unica che possa descriverla. Non è bella, naturalmente, ma per me lo è. Una bianca, scintillante toilette, un gran donnone: domina completamente il palcoscenico e l'intero uditorio quando canta Yellow Dog Blues. Non si può spiegare a parole il suo canto, la sua voce. Essa non ha bisogno di un microfono, non lo usa. Non sono però sicuro che quei meledetti cosi fossero già in circolazione, quell'anno. Tutti la sentono bene, Questa donna canta con tutto il cuore. Non mi lascia distrarre per un istante. Mentre canta, cammina lentamente per il palcoscenico. La testa è leggermente inclinata. Da dove mi trovo, non riesco a capire se ha gli occhi chiusi o aperti. Avanti, un numero dopo l'altro, sempre lo stesso, una grande interpretazione, un applauso assordante. Non vorremmo che finisse mai.”

—  Art Hodes

in Jazz Record, Chicago, settembre 1947

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 21 Maggio 2020. Storia

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