“Tutti, nel mondo, lavoriamo in qualche modo a servizio degli uomini. Noi medici direttamente lavoriamo sull'uomo. Il nostro oggetto di scienza e di lavoro è l'uomo che, dinanzi a noi, ci dice di sé stesso, e ci dice "Aiutami" e aspetta da noi la pienezza della sua esistenza. […] La nostra missione non è finita quando le medicine non servono più. C'è l'anima da portare a Dio. […] Come il sacerdote può toccare Gesù, così noi medici tocchiamo Gesù nel corpo dei nostri ammalati: poveri, giovani, vecchi, bambini. Che Gesù si faccia vedere in mezzo a noi. Trovi tanti medici che offrino sé stessi per Lui.”
p. 60
Argomenti
dio , bambini , uomini , mondo , giovani , ammalato , aspetto , corpo , esistenza , giovane , lavorio , lavoro , medicina , medico , mezzo , missione , modo , oggetto , pienezza , povero , sacerdote , scienza , servizio , stesso , uomo , animaGianna Beretta Molla 7
medico italiano 1922–1962Citazioni simili

“No, non è il corpo che è ammalato. È l'anima! Piuttosto che un medico… un confessore.”
p. 37

“Gesù ha visto nella felicità l'oggetto stesso della sua missione.”
La felicità orizzonte della morale

Origine: Da Frammenti, 591; citato in AA. VV. 2013, § 81.

Origine: Citato in "Soldi? Lavoriamo per quello..." http://www.sportmediaset.mediaset.it/calcio/calcioestero/articoli/69574/soldi-lavoriamo-per-quello.shtml, Sportmediaset.it, 6 ottobre 2011.

“Come chi non si sente malato non va dal medico, così chi non si sente peccatore non va da Gesù.”
Pane quotidiano – luglio/agosto 2008