“Ignoto che passi, tu ignori con qual desiderio ti seguo degli occhi, | devi esser colui che cercavo, o colei che cercavo, (lo sento siccome in un sogno,) | in qualche luogo di certo ho trascorso con te una vita di gioia, | tutto ricordo, l'istante che ci incrociamo, mutevoli, amanti, casti, maturi, | tu sei cresciuto con me, sei stato fanciullo, fanciulla con me, | io ho mangiato con te, ho dormito con te, il tuo corpo non è più soltanto tuo, ha lasciato il mio corpo non più solo mio, | tu m'offri il piacere, passando degli occhi, del volto, della tua carne, e in cambio derivi piacere dalla mia barba, dal petto, e dalle mani, | io non ti devo più parlare, devo pensarti allorquando son solo, o solitario mi sveglio di notte, | e devo attendere, perché non dubito che torneremo ad incontrarci, | e allora dovrò cercare di non perderti più.”
A un ignoto, p. 155
Foglie d'erba, Calamus
Argomenti
ignoto , fai-da-te , fanciullo , piacere , corpo , dormita , barba , solitario , petto , amante , cambio , istante , volto , carne , lasciata , sogno , luogo , gioia , desiderio , notte , ricordo , alloro , stato , vita , essere , svegliaWalt Whitman 268
poeta, scrittore e giornalista statunitense 1819–1892Citazioni simili

“Rimpiangerai solo di non essere stato l'amante di te stesso.”
Attribuite, Poesie apocrife

“Stavo in un corpo imbozzolato e solo la testa cercava di forzarlo.”
Origine: I pesci non chiudono gli occhi, p. 11

Origine: Da una lettera a Paul Ehrenfest, 4 maggio 1920; Archivio Einstein 9-486. Citato in Walter Isaacson, Einstein. La sua vita, il suo universo, p. 314.
Origine: Pensieri di un uomo curioso, p. 46

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Confessioni, Libro X (Dopo la ricerca e l'incontro con Dio)