“Maggio si era abbattuto su Roma con tutta la violenza della sua inandescente primavera. Ma era uno strano maggio. Triste. In una città sospesa in un'angoscia insonorizzata, come sotto una nevicata di polistirolo. In una città finita sotto una di quelle teche di vetro dove i vecchi tengono l'immagine della Madonna. O di un Cristo con il cuore sanguinante e la faccia di Aldo Moro. Scialoja sognava Aldo Moro. Milioni di italiani sognavano Aldo Moro. I colleghi sognavano Aldo Moro. Sognavano di fare la stessa fine dei cinque martiri di via Fani.”
Origine: Romanzo criminale, p. 100
Argomenti
moro , maggio , nevicata , sospeso , vetro , martirio , martire , primavera , madonna , college , collega , angoscia , collegio , milione , violenza , non-violenza , strano , cristo , immagine , italiano , via , fine , cuore , stesso , polistirolo , città , fareGiancarlo De Cataldo 70
scrittore, drammaturgo e magistrato italiano 1956Citazioni simili

da Io se fossi Dio
Io se fossi Dio

10 maggio 1978
il Giornale, Controcorrente – rubrica

dall'intervista di Gianfranco Piazzesi, Berlinguer: possibile un nuovo colloquio con la Dc, Corriere della sera, maggio 1979

dal discorso d'insediamento alla presidenza della Repubblica, 9 luglio 1978

Citazioni tratte da interviste

Origine: Citato in Daniele Menozzi, I papi del '900, Giunti, 2000.