“Anche noi siamo scesi dal cielo come il falco dell'estate. Dopo un'ora di volo navigante in un paese liquido di nubi grigie, di squarci improvvisi e teneri di azzurro di cielo, e di grigio lucente di mare, tra fiumi, nebbie, liquide esalazioni, rinserrati in un universo aereo di acqua, ad un tratto, come se una mano con un gesto improvviso avesse scostato i vapori e aperto alla luce gli orizzonti, ecco apparire, tragico, ardente e inverosimile, il blu di Sicilia, e la costa, e lo scheletro bruciato di Monte Pellegrino. Quasi succhiati da quella terra attrattiva e divorante, prima di aver tempo di contemplarla, eccoci sulla pista dell'aeroporto, a Bocca di Falco.”
Origine: Le parole sono pietre, p. 95