“[Su Martin Heidegger] Scrittore di generiche sottigliezze, arieggiante a un Proust cattedratico, egli che, nei suoi libri non ha dato mai segno di prendere alcun interesse o di avere alcuna conoscenza della storia, dell'etica, della politica, della poesia, dell'arte, della concreta vita spirituale nelle sue varie forme – quale decadenza a fronte dei filosofi, veri filosofi tedeschi di un tempo, dei Kant, degli Schelling, degli Hegel! –, oggi si sprofonda di colpo nel gorgo del più falso storicismo, in quello, che la storia nega, per il quale il moto della storia viene rozzamente e materialisticamente concepito come asserzione di etnicismi e di razzismi, come celebrazione delle gesta di lupi e volpi, leoni e sciacalli, assente l'unico e vero attore, l'umanità. […] E cosi si appresta o si offre a rendere servigi filosofico-politici: che è certamente un modo di prostituire la filosofia.”

Origine: Da Conversazioni Critiche, Serie Quinta, Bari, Laterza, 1939, p. 362.

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 18 Luglio 2020. Storia

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“I filosofi, è cosa strana, non capiscono nulla di arte, mentre gli artisti capiscono assai di filosofia: segno è che l'arte è anche filosofia, ma la filosofia non è arte.”

Leo Longanesi (1905–1957) giornalista, pittore e disegnatore italiano

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“La filosofia di Heidegger è la filosofia di una cattiva coscienza.”

Edith Stein (1891–1942) religiosa e filosofa tedesca

Origine: Citato in Donald Nicholl, Il pensiero contemporaneo (Recent Thought In Focus), traduzione di Bruna De Allegri, Società Editrice Vita e Pensiero, Milano, 1956.

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