“Sappiamo che molti pipistrelli (i microchiropteri, per essere più precisi) percepiscono il mondo esterno principalmente con un ecogoniometro, o ecolocalizzatore, che scorge i riflessi che provengono dagli oggetti all'interno del loro raggio d'azione, attraverso le loro strida brevi, sottilmente modulate, ad alta frequenza. I loro cervelli sono destinati a connettere gli impulsi esterni agli echi successivi, e l'informazione così acquisita permette ai pipistrelli di farsi un'idea precisa della distanza, della forma, del movimento e della struttura paragonabile all'idea che noi ce ne facciamo attraverso la vista. Ma l'ecogoniometro di un pipistrello, anche se è chiaramente una forma di percezione, non è simile, nel suo modo di funzionare, a uno qualsiasi dei nostri sensi, e non c'è ragione di supporre che sia soggettivamente simile a qualsiasi cosa di cui noi possiamo fare esperienza, o a qualsiasi cosa possiamo immaginare.”

—  Thomas Nagel

Origine: Da Che effetto fa essere un pipistrello?, in Questioni mortali; citato in Tom Regan, I diritti animali, Garzanti, Milano, 1990, p. 105.

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 21 Maggio 2020. Storia

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