“I grandi scrittori dello spazio di Vienna, fra i quali si devono citare Rilke, Kafka, Musil e Broch, e anche il triestino Italo Svevo, amico e ammiratore di Joyce, hanno vaticinato con le loro opere la sorda rovina dell'impero e hanno convertito il dolore e la morte, la vecchiaia e la sofferenza, in autentiche tecniche di conoscenza. In questo senso, anche Thomas Mann appartiene a questa atmosfera spirituale. Uno spazio tragico si stava formando e questo era suscettibile, secondo l'interpretazione che Max Scheler dà ai vocaboli «tragico» e «tragedia» di rappresentare la sfera dei «valori». Scheler scrive: «In uno spazio, in cui non c'è posto per i valori — come quello che sta attualmente costruendo la fisica meccanicistica — non esiste la tragedia. Soltanto dove esistono il superiore e l'inferiore, il nobile e il volgare, possono esistere anche cose capaci di assumere le apparenze di avvenimenti tragici». E più avanti: «Forse è necessario che un valore sia distrutto perché il tragico possa manifestarsi.»”

da James Joyce e il senso dell'autorità, pp. 91-92
Considerazioni su un mondo peggiore

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 21 Maggio 2020. Storia

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