Origine: Il linguaggio della poesia, p. 40
“Io credo molto a un metodo di prova di recitazione che consiste nel domandare agli attori di pronunciare le parole senza recitarle, nel non permettere loro di pensarci, se non dopo numerose letture del testo, in modo tale che nel momento in cui applicano certe teorie, o in cui hanno certe reazioni davanti al testo, essi li abbiamo per un testo che conoscono e non per uno che potrebbero non aver compreso, perché una frase si capisce solo dopo averla ripetuta molte volte. Anche il modo di recitare deve essere scoperto dagli attori e quando l'hanno scoperto, io chiedo loro di frenarsi, di non recitare tutto subito, di procedere con prudenza, di non aggiungere gesti se non più tardi, di possedere tutto il senso della scena prima di permettersi di spostare un posacenere, afferrare una matita o accendere una sigaretta.”
da Cahiers du Cinéma, n. 66, Parigi 1936.
Argomenti
testo , attore , scoperta , matita , modo , sigaretta , recitazione , prudenza , reazione , lettura , metodo , teoria , cinema , prova , scena , frase , tale , senso , momento , parola , parola-chiave , essere , dopo , credo , prima , tardi , volteJean Renoir 12
regista, sceneggiatore e produttore cinematografico francese 1894–1979Citazioni simili

Origine: Da Il teatro del dopoguerra a Parigi, in Messaggi rivoluzionari, a cura di Marcello Gallucci, Monteleone, Vibo Valentia, 1994, p. 99.

“Vero Lettore è chi capisce che il segreto di un testo è il suo stesso vuoto.”
Interpretazione e sovrainterpretazione: Un dibattito con Richard Rorty, Jonathan Culler e Christine Brooke-Rose
“[Sulle didascalie] Produciamo il testo per l'immagine e non l'immagine per il testo.”
Vedere è tutto
Origine: Centodue, nel testo, sic.
Origine: Tantra, p. 178