“La mia più grande paura credo che sia perdere la memoria, a volte mi preoccupa pensare di non poter continuare a fare quel che faccio e non raggiungere una situazione che mi soddisfi, [in che senso? ], perché la memoria è quello che siamo e credo che la propria anima e il motivo stesso di essere in vita siano legati alla memoria, credo che per molto tempo io abbia costruito una sorta di mondo con le ballate che ho scritto e questo mondo si basa su quei preziose ricordi originale che definiscono la nostra vita e che ci ritroviamo a inseguire per sempre. [quali ricordi pensa di inseguire? ] esattamente quelli di cui abbiamo parlato, i primi ricordi delli'infanzia, quei momenti in cui meccanismi del cuore cambiano davvero come per esempio quando si scoprono certe opere d'arte, potrebbe essere un'esperienza traumatica e potrebbe essere un attimo il frammento di un momento, per me il processo di scrittura di una canzone è la reinarrazione e la mitizzazione di queste e, perdere la facoltà di ricordare è un enorme trauma nell'ambito di quel mondo.”

—  Nick Cave

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 18 Gennaio 2019. Storia
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Nick Cave 27
cantautore, musicista e scrittore australiano 1957

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“Non credo alle feste comandate. La memoria dovrebbe essere spontanea. L'unica cosa che si dovrebbe fare è raccontare veramente e in maniera spassionata ai giovani, che non lo sanno, cosa è stata la Shoah, senza fare mobilitazioni di folle.”

Indro Montanelli (1909–2001) giornalista italiano

Origine: Citato in Marco Cremonesi, Diecimila in piazza con i nomi dei lager https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2001/gennaio/28/Diecimila_piazza_con_nomi_dei_co_0_0101282160.shtml, Corriere della Sera, 28 gennaio 2001, p. 31.

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