“Ci fu un'unica battaglia sulla quale il «Giornale» si trovò allineato con Craxi e il nostro editore: quello per la libertà d'antenna. Battaglia sacrosanta. Berlusconi è tutt'altro che un idealista disinteressato e nessuno sa agire come lui aggirando, quando non calpestando, le regole. Ma i panni nobili coi quali i difensori della Rai rivestivano la loro offensiva politico-giudiziaria erano grotteschi. Se il peccato di Berlusconi stava nell'essere troppo amico del Psi, quello della Rai era d'essere troppo amica di tutti i partiti. A fornirci il destro furono poi i pretori coi loro interventi oscurantisti, peraltro prontamente sventati dai decreti di Craxi. E quindi la crociata dell'etere libero, che rientrava fra l'altro nella nostra tradizione antistatalista, divenne una campagna contro il "pretore selvaggio", che con i suoi abusi toglieva ogni certezza del diritto al cittadino.”
Origine: Soltanto un giornalista, pp. 275-276
Argomenti
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giornalista italiano 1909–2001Citazioni simili
“Con il Psi non ho ricoperto grandi incarichi ma ho avuto l'onore di essere stato amico di Craxi.”

“D: A chi l'accusa di essere al servizio di Berlusconi in materia giudiziaria, che cosa risponde?”
Con Michail Gorbacev; un bilancio della perestroika, Con il ministro leghista Castelli

26 febbraio 2000
Corriere della Sera, La stanza di Montanelli – rubrica
“[Berlusconi] Questo non sa nulla di politica. È solo furbo.”