“Esce il Carroccio e sta sotto l'Arengo. | Par che si levi un pianto dalle donne. | – Quando tu parti, nulla qui rimane: | restano solo i morti nelle chiese. […] | Le donne in cuore hanno finito il pianto. – Quando tu parti, teco viene il tutto: | poniam su te tutte le vite nostre. | Le nostre vite porti uguali unite: | carico vai di grappoli e di spighe. […] | La messa e il vespro sovra te si canta, | squillano a morte di su te le trombe. | No, non con noi restano nelle chiese | i Santi d'oro: escono teco in campo! | Nemmeno i morti nei muffiti chiostri | sono con noi: vengono teco al sole! | 'Vengono ai tocchi della Martinella, | che suona all'alba, a sera, a morto, a gloria. | o bel Carroccio, o forza arte ricchezza | e libertà comune!”
da La canzone del carroccio, L'insegna del Comune
Le canzoni di Re Enzio
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“Il lavoro degli occhi è finito. Ora vai e usa il cuore sulle immagini imprigionate dentro di te.”

“Quante vite non capisci, e quindi non sopporti, perché ti sembra non capiscan te..”
da metti in circolo il tuo amore, n. 5
Radiofreccia (Cd 1)