“[…] nel medioevo il gatto era considerato una creatura del demonio, e questa attribuzione malvagia dipendeva, io credo, da alcuni tratti del suo comportamento. Per esempio, il gatto è l'animale silenzioso per eccellenza, e quando se ne va, avete l'impressione che si dissolva: era lì, che faceva ron-ron, e puff… è sparito nell'aria. In realtà, il gatto va a caccia con il favore delle tenebre e, al contrario del cane, che è predone diurno, deve fare attenzione a non produrre il benché minimo rumore, che nel silenzio della notte si amplificherebbe mettendo il guardia la selvaggina. Per questo il gatto ha le unghie retrattili, che si nascondono nella pantofola dei piedini consentendogli una marcia senza echi, mentre il cane ha gli unghioni vistosamente esibiti, perché tanto, di giorno, un rumore vale l'altro.”

Origine: Da Gatti, gatti gatti e altre storie; citato in Alessandro Paronuzzi (a cura di), 101 gatti d'autore, Franco Muzzio Editore, Padova, 1997, p. 43. ISBN 88-7021-844-9

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 05 Agosto 2022. Storia

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“Tra gli umani, un gatto è essenzialmente un gatto. Tra i gatti, un gatto è un'ombra che va in cerca di prede nel folto della giungla.”

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“Il ghepardo, un cane con la faccia da gatto.”

Danilo Mainardi (1933–2017) etologo italiano

Origine: Dalla parte degli animali, p. 84

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“Un cane è prosa, un gatto è un poema.”

Jean Burden (1914–2008) poetessa e saggista statunitense

Origine: Citato in Aa. Vv., Antica saggezza dei gatti: aforismi felini, Edizioni del Baldo, Colognola ai Colli, 2013, p. 94. ISBN 8867210530

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“Il tuo gatto [paradosso del gatto di Schrödinger] dimostra che siamo in completo accordo sulla tua valutazione del carattere della teoria attuale. Una funzione psi che contiene tanto il gatto vivo quanto il gatto morto non può certo essere considerata una descrizione di uno stato di cose reale.”

Albert Einstein (1879–1955) scienziato tedesco

Origine: L'articolo di Schrödinger non era stato ancora pubblicato (29 novembre 1935), ma il fisico austriaco aveva esposto la sua argomentazione in una lettera ad Einstein del 19 agosto 1935. Walter Isaacson, Einstein: la sua vita, il suo universo, nota a p. 603.
Origine: Da una lettera a Erwin Schrödinger, 4 settembre 1935, Archivio Einstein 22-53.
Origine: Citato in Walter Isaacson, Einstein: [la sua vita, il suo universo], p. 442

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