“Vengono delle idee, certe volte.
Mi guardai un po' d'intorno. Stava per venire la morta stagione, gli sterpi secchi, le passere uccise dal freddo, la notte che arriva alle sei, i fossi ghiacciati, i vecchi che se ne muoiono in fila e la Melìde li cuce dentro il lenzuolo e io li porto al cimitero di monte, e i bambini che per l'intera stagione se ne stanno dentro le stalle a scaldarsi col fiato dei muli… Un inverno di cinque o sei mesi. E lei cosa avrebbe fatto, la vecchia?
Nelle ossa sentivo l'inverno vicino. Guardai un momento le nuvole che adesso eran più grandi di un prato, e poi mi avviai alla parrocchia. Le nuvole mi venivano dietro. Sempre dietro, come se qualcosa sapessero. Vengono delle idee, certe volte.
Ma che altro potevo fare, mi dite?”
cap. 13, p. 46
Casa d'altri
Argomenti
nuvola , inverno , stagione , lenzuolo , parrocchia , prato , stallo , fiato , cimitero , monte , mortaio , porto , ucciso , freddo , arrivo , vicino , notte , bambini , cap. , momento , fatto , grande , cosa , intero , volte , fila , passero , po' , ossa , fare , altroSilvio D'Arzo 8
scrittore italiano 1920–1952Citazioni simili

Origine: Citato in Marco Pastonesi e Giorgio Terruzzi, Palla lunga e pedalare, Dalai Editore, 1992, p. 57. ISBN 88-8598-826-2.

“L'inverno non è una stagione, è un'occupazione.”

“In testa l'inverno mi preme | mi maledico perché ci porto dentro chiunque mi voglia bene.”
da L'uomo senza qualità, n. 1
L'Uomo Senza Qualità

“Entrerò nei tuoi pensieri | di una notte che non dormi | e sentirai freddo dentro.”
da Non è mai un errore
Metamorfosi