“Fra l'Inferno ed il Paradiso dantesco, c'è da esitare? Non per la Salmojraghi! La sofferenza le apparve cosa desiderabile; la colpa o ciò, che, sino allora, aveva chiamato con questo nome, quasi, uno stato di grazia, moralmente superiore alla inerte e sterile innocenza. Avete, mai, visto in uno sperimento chimico, ravvicinare due sali, la base di ciascuno de' quali abbia maggiore affinità con l'acido dell'altra, che non col proprio? si decompongono e, contemporaneamente, ecco costituiti due copri, diversi da' primi. Come avviene, che la pietra infernale ed il sal comune, ravvicinati si trasformino in nitrato di sodio ed in cloruro di argento, così era accaduto nel ravvicinamento del Radegondato di serenità con l'Almerinduro di passione.”
Allori Edizioni, Ravenna, 2004, p. 107
Dio ne scampi dagli Orsenigo
Argomenti
alloro , acido , chimico , argento , due-giorni , innocenza , edizione , paradiso , inferno , superiora , base , chiamata , superiore , sofferenza , pietra , passione , comune , grazia , visto , maggiore , nome , stato , cosa , colpa , ravvicinamento , serenità , proprio , affinità , sodioVittorio Imbriani 45
scrittore italiano 1840–1886Citazioni simili

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