“L'albero, al quale si riferivano antiche leggende, veniva chiamato il Buon Cazzone, e la denominazione era tanto antica e radicata negli altavillesi che nessuno, nemmeno i parroci, poterono mai trovarvi rimedio. Si può dire che erano tali l'imponenza, la fama e la serietà dell'albero, che si era perso il significato del nome, il quale fini con lo scomparire dagli usi comuni ingiuriosi e scherzevoli, per rimanere, senza sospetto di equivoco, come unico appellativo della grande pianta.
Man mano che la gente del paese usciva quella mattina dalle case e vedeva il Bordigoni seduto sotto il Buon Cazzone, si rendeva conto che finalmente era arrivato l'uomo che poteva stargli a pari. Vicino al suo tronco il corpo del Bordigoni non sfigurava, anzi prendeva proporzione e stabiliva un rapporto intermedio tra gli uomini di taglia normale e quel colosso della natura che aveva lasciato le foreste, dove non gli sarebbe mai riuscito un simile sviluppo, per venire tra la gente a godere di un'ammirazione e di un'autorità che avevano finito col trasformarsi in affetto. Tanto che mai vi era stato infisso un chiodo, neppure per i festoni della processione durante la festa dell'Addolorata; e una volta che un merciaio ambulante stava piantandovi un gancio, scoppiò una mezza sommossa e l'imprudente venne cacciato dal paese.”

—  Piero Chiara , libro Il balordo

Origine: Il balordo, pp. 81-2, Oscar Mondadori 1972

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 04 Giugno 2020. Storia

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“Pianta alberi, che gioveranno in un altro tempo.”

Marco Porcio Catone (-234–-149 a.C.) politico, generale e scrittore romano

citato in Cicerone, De senectute

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“[…] ma perché dobbiam mai sempre noi con folle ostinazione lasciarci trarre al reverendissimo parer degli antichi? […] Noi veramente siamo da dire i vecchi e gli antichi, i quali nel vecchio mondo siam nati, e non que' tali che nel mondo infante e giovane men di noi sperimentando conobbero.”

Leonardo Di Capua (1617–1695) scienziato italiano

Origine: Citato in Eugenio Garin, Storia della filosofia italiana, terza ed., Edizione CDE su licenza della Giulio Einaudi editore, Milano, 1989, vol. 2, p. 376.

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