
da Le concezioni Hegeliane in Il Collegio di Sociologia. 1937-1939, p. 107
Origine: Lettera sull'umanesimo, p. 90
da Le concezioni Hegeliane in Il Collegio di Sociologia. 1937-1939, p. 107
“Se non si abbandona la filosofia di Hegel, non si abbandona la teologia.”
Origine: Semantica strutturale, p. 342
Origine: Ritrattino di Kant a uso di mio figlio, Capitolo 1, Perché proprio Kant? Ovvero: il fascino discreto della ragione pura, p. 31
“Con le donne accade due volte di non saper cosa dire: all'inizio e alla fine d'un amore.”
Origine: Il malpensante, Luglio, p. 78
Variante: Grosso modo, possiamo dire che per Hegel il rapporto tra l’"a priori" e l’"a posteriori" diventa un rapporto ciclico. […] Ciò che ora è conseguenza diviene poi antecedenza di nuove conseguenze, e così via, come un rullo che rotola sulla neve ingrandendosi via via. Il risultato è la valanga della storia, nella quale soggetto e oggetto si scambiano a vicenda, si condizionano mutualmente. […] Hegel vuole che la filosofia sia investita, coinvolta dalla ragione, vuole progressivamente fondere la realtà con la ragione, sentire agire e parlare la ragione nella Storia.
Origine: Ritrattino di Kant a uso di mio figlio, Capitolo 6, Una breve passeggiata tra i ritrattini di alcuni postkantiani famosi, p. 87
incipit; 2001, p. 45
Il 18 brumaio di Luigi Bonaparte
Variante: Hegel nota in un passo delle sue opere che tutti i grandi fatti e i grandi personaggi della storia universale si presentano, per così dire, due volte. Ha dimenticato di aggiungere: la prima come tragedia, la seconda come farsa.