da Le concezioni Hegeliane in Il Collegio di Sociologia. 1937-1939, p. 107
“Le interpretazioni errate di Hegel sono numerose come i funghi spuntati dopo la pioggia, ma i due funghi più velenosi sono quelli di Hegel teorico della fine della storia (e per di più con un atto di narcisistica follia della fine della fine della storia con se stesso – neppure Nerone e Berlusconi potevano pensare una cosa del genere, figuriamoci il più grande filosofo dei tempi moderni!), e poi di Hegel come giustificatore di tutto ciò che accade in quanto, se accade realmente, deve per forza essere razionale. Hegel teorico della fine della storia (con lui stesso) e Hegel teorico del fatto che tutto ciò che avviene (Hiroshima, Auschwitz, ecc.) è anche necessariamente razionale sono due immagini socialmente necessarie per la diffamazione di un pensatore che poteva anche ai suoi tempi avere giustificato lo stato prussiano, ma che oggi esprime un pensiero del tutto incompatibile con la giustificazione del moderno capitalismo.”
Origine: Lettera sull'umanesimo, p. 90
Argomenti
teorico , fine , storia , diffamazione , prussiano , giustificazione , stesso , pensatore , due-giorni , capitalismo , interpretazione , pioggia , follia , atto , filosofia , genero , filosofo , immagine , genere , forza , pensiero , avere , oggi , fatto , stato , grande , cosa , essere , ecc. , dopoCostanzo Preve 55
filosofo e saggista italiano 1943–2013Citazioni simili
“Se non si abbandona la filosofia di Hegel, non si abbandona la teologia.”
Origine: Semantica strutturale, p. 342
Origine: Ritrattino di Kant a uso di mio figlio, Capitolo 1, Perché proprio Kant? Ovvero: il fascino discreto della ragione pura, p. 31
“Con le donne accade due volte di non saper cosa dire: all'inizio e alla fine d'un amore.”
Origine: Il malpensante, Luglio, p. 78
Variante: Grosso modo, possiamo dire che per Hegel il rapporto tra l’"a priori" e l’"a posteriori" diventa un rapporto ciclico. […] Ciò che ora è conseguenza diviene poi antecedenza di nuove conseguenze, e così via, come un rullo che rotola sulla neve ingrandendosi via via. Il risultato è la valanga della storia, nella quale soggetto e oggetto si scambiano a vicenda, si condizionano mutualmente. […] Hegel vuole che la filosofia sia investita, coinvolta dalla ragione, vuole progressivamente fondere la realtà con la ragione, sentire agire e parlare la ragione nella Storia.
Origine: Ritrattino di Kant a uso di mio figlio, Capitolo 6, Una breve passeggiata tra i ritrattini di alcuni postkantiani famosi, p. 87
incipit; 2001, p. 45
Il 18 brumaio di Luigi Bonaparte
Variante: Hegel nota in un passo delle sue opere che tutti i grandi fatti e i grandi personaggi della storia universale si presentano, per così dire, due volte. Ha dimenticato di aggiungere: la prima come tragedia, la seconda come farsa.