“S'ciavo, vuoi venire con me? Io ti faccio padrone delle grandi campagne sul mare. Lontana è la nostra pianura, ma il mare è ricco e bello. E tu devi esserne il padrone.
Perché tu sei slavo, figliolo della nuova razza. Sei venuto nelle terre che nessuno poteva abitare, e le hai coltivate. Hai tolto di mano la rete al pescatore veneziano, e ti sei fatto marinaio, tu figliolo della terra. Tu sei costante e parco. Sei forte e paziente. Per lunghi anni ti sputarono in viso la tua schiavitù; ma anche la tua ora è venuta. È tempo che tu sia padrone.
Perché tu sei slavo, figliolo della grande razza futura. Tu sei fratello del contadino russo che presto verrà nelle città sfinite a predicare il nuovo vangelo di Cristo; […] Trieste deve esserti la nuova Venezia. Brucia i boschi e vieni con me.”

da Il mio Carso, 1912
Origine: Così i triestini chiamavano con disprezzo gli sloveni, con i quali non sopportavano la convivenza nell'impero austroungarico.

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 21 Maggio 2020. Storia

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“Tra il forte e il debole, tra il ricco e il povero, tra il padrone e il servitore è la libertà che opprime, è la legge che affranca.”

Jean-Baptiste Henri Lacordaire (1802–1861) religioso, giornalista e politico francese

1848; citato in Lorenzo Milani, lettera 29/50 del 30 ottobre 1950, in Progetto Lorenzo

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“È una fatica servire gli stessi padroni e esserne comandato.”

Eraclito (-535) filosofo greco antico

frammento 84b

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