“S'ciavo, vuoi venire con me? Io ti faccio padrone delle grandi campagne sul mare. Lontana è la nostra pianura, ma il mare è ricco e bello. E tu devi esserne il padrone.
Perché tu sei slavo, figliolo della nuova razza. Sei venuto nelle terre che nessuno poteva abitare, e le hai coltivate. Hai tolto di mano la rete al pescatore veneziano, e ti sei fatto marinaio, tu figliolo della terra. Tu sei costante e parco. Sei forte e paziente. Per lunghi anni ti sputarono in viso la tua schiavitù; ma anche la tua ora è venuta. È tempo che tu sia padrone.
Perché tu sei slavo, figliolo della grande razza futura. Tu sei fratello del contadino russo che presto verrà nelle città sfinite a predicare il nuovo vangelo di Cristo; […] Trieste deve esserti la nuova Venezia. Brucia i boschi e vieni con me.”
da Il mio Carso, 1912
Origine: Così i triestini chiamavano con disprezzo gli sloveni, con i quali non sopportavano la convivenza nell'impero austroungarico.
Argomenti
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scrittore e militare italiano 1888–1915Citazioni simili

“Da quanto tempo è che non ti confessi, figliolo?» «Son dieci anni.» «Ah! Sei venuto a costituirti!”
Capitolo II – Il mondo antico, p. 37
La storia del mondo in 300 minuti

1848; citato in Lorenzo Milani, lettera 29/50 del 30 ottobre 1950, in Progetto Lorenzo
Origine: La moneca fauza o La forza de lo sango, p. 23

“È una fatica servire gli stessi padroni e esserne comandato.”
frammento 84b