Frasi su bottegaio

Una raccolta di frasi e citazioni sul tema bottegaio, grande, vita, età.

Frasi su bottegaio

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“In realtà, noi siamo una nazione di bottegai.”

Benjamin Disraeli (1804–1881) politico e scrittore britannico

Origine: Citato in Focus, n. 46, p. 172.

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“Ciò che caratterizza la schizofrenia, è l'esperienza di questo elemento vitale;… per quanto riguarda il loro sentimento della vita, il nevrotico e il perverso stanno allo schizofrenico come il bottegaio sordido al grande avventuriero.”

Wilhelm Reich (1897–1957) medico e psichiatra austriaco

citato in Gilles Deleuze e Félix Guattari, L'Anti-Edipo, Minuit, 1972. pp. 496, ISBN 2.7073.0067.5, trad.it. L'anti-Edipo, Capitalismo e schizofrenia, tr. Alessandro Fontana, Einaudi, Torino 1975-2002

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“L'Inghilterra è una nazione di bottegai.”

Napoleone Bonaparte (1769–1821) politico e militare francese, fondatore del Primo Impero francese

citato in Giuseppe Fumagalli, Chi l'ha detto?, Hoepli, 1921, p. 333
Attribuite

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“Perché mi batterò per te con un esercito di idraulici, condomini, dentisti, rompipalle e bottegai. Mi coprirò delle ferite della noia, quelle che nessuno vede e che non sanguinano mai.”

Roberto Vecchioni (1943) cantautore, paroliere e scrittore italiano

da Ritratto di signora in raso rosa, n. 9
Sogna ragazzo sogna

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“Vista in sezione, la struttura sociale del presente dovrebbe configurarsi all'incirca così. Su in alto i grandi magnati dei trust dei diversi gruppi di potere capitalistici che però sono in lotta tra loro; sotto di essi i magnati minori, i grandi proprietari terrieri e tutto lo staff dei collaboratori importanti; sotto di essi – suddivise in singoli strati – le masse dei liberi professionisti e degli impiegati di grado inferiore, della manovalanza politica, dei militari e dei professori, degli ingegneri e dei capufficio fino alle dattilografe; ancora più giù i residui delle piccole esistenze autonome, gli artigiani, i bottegai, i contadini e tutti gli altri, poi il proletariato, dagli strati operai qualificati meglio retribuiti, passando attraverso i manovali fino ad arrivare ai disoccupati cronici, ai poveri, ai vecchi e ai malati. Solo sotto tutto questo comincia quello che è il vero e proprio fondamento della miseria, sul quale si innalza questa costruzione, giacché finora abbiamo parlato solo dei paesi capitalistici sviluppati, e tutta la loro vita è sorretta dall'orribile apparato di sfruttamento che funziona nei territori semi-coloniali e coloniali, ossia in quella che è di gran lunga la parte più grande del mondo. Larghi territori dei Balcani sono una camera di tortura, in India, in Cina, in Africa la miseria di massa supera ogni immaginazione. Sotto gli ambiti in cui crepano a milioni i coolie della terra, andrebbe poi rappresentata l'indescrivibile, inimmaginabile sofferenza degli animali, l'inferno animale nella società umana, il sudore, il sangue, la disperazione degli animali… Questo edificio, la cui cantina è un mattatoio e il cui tetto è una cattedrale, dalle finestre dei piani superiori assicura effettivamente una bella vista sul cielo stellato.”

Max Horkheimer (1895–1973) filosofo tedesco

Origine: Citato in Lorenzo Guadagnucci, Restiamo animali, Terre di mezzo, Milano, 2012, p. 56. ISBN 978-88-6189-224-8

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