Frasi su menta

Una raccolta di frasi e citazioni sul tema menta, uomo.

Frasi su menta

Fabrizio De André photo
Donato Carrisi photo
Silvio Berlusconi photo
Aldo Busi photo
Gianluca Nicoletti photo
Rino Gaetano photo

“Uomo, non logorarti a condurre una vita errabonda; | a trascinare il tuo corpo di terra in terra | non logorarti. A te sia ricovero un nudo tugurio, | cui riscaldi la fiamma d'umile focherello; | pur se ti è pane una rozza focaccia di grossa farina | impastata in un coccio con le tue stesse mani, | e companatico un filo di timo o di menta, con qualche | chicco di sale, amaro e dolce condimento.”

Leonida di Taranto (-320–-260 a.C.) poeta greco antico

Origine: In Antologia Palatina, traduzione di Annunziato Presta, Casini, Roma, 1957; citato in Francesco Pedrina, Musa Greca, Antologia di poeti e prosatori greci con profili degli autori e pagine critiche organicamente scelte per un disegno storico-estetico, Casa Editrice Luigi Trevisini, Milano, V ristampa, p. 880.

Thomas Paine photo
Truman Capote photo
Dacia Maraini photo
Umberto Eco photo

“Quali sono le zone di ipersensibilità della società italiana? Bisognerebbe proprio chiederselo, perché è lì che la battaglia andrebbe condotta. Ma noi non abbiamo avuto i Padri Pellegrini, e che un presidente del consiglio menta non scandalizza nessuno. Che un generale perda una guerra, dopo che abbiamo avuto Carlo Alberto, Persano e gli artefici di Caporetto, sembra quasi umano. Non ci scandalizzeremo nemmeno per qualche bustarella, una concussioncella, un pastrocchio valutario, una evasioncella fiscale. Siamo uomini, tutti abbiamo le nostre debolezze. E allora? Allora bisognerebbe chiedersi chi e che cosa riesca ancora a scandalizzare gli italiani, senza speranza di perdono. E la risposta è preoccupante. Nell'ordine sono: 1) il cornuto contento; 2) l'impotente beffato; 3) l'omosessuale non autorizzato (quindi sono esclusi gli artisti); 4) chi picchia i bambini; 5) chi non ama la mamma; 6) chi guadagna più di me. […] Ma questo significa che nel nostro paese di Lucrezie Borgia che avvelenano, Maramaldi che tradiscono, Freda che bombardano, dove non ci si scandalizza né per il malgoverno né per la mafia, l'ultima battaglia per la libertà non dovrebbe essere combattuta rivelando le conversazioni segrete tra gli ammiragli e i ministri, ma filmando dietro un falso specchio un ammiraglio che si masturba bevendo champagne mentre il suo attendente nudo picchia la vecchia madre inferma. Il che, ammettiamolo, è un po' triste.”

Umberto Eco (1932–2016) semiologo, filosofo e scrittore italiano

da L'uomo che morde troppo, Cronache dei regni vassalli, pp. 78-79
Dalla periferia dell'Impero