Quaderni 1957-1972
Emil Cioran Frasi e Citazioni
“Non si abita un paese, si abita una lingua. Una patria è questo, e niente altro.”
Confessioni e anatemi
Origine: Traduzione di Mario Andrea Rigoni; citato in Quaderni dell'Atlante lessicale toscano, volumi 5-8, Leo S. Olschki Editore, 1987, p. 205.
La tentazione di esistere
Variante: [... ] Egli fu per il suo tempo quello che lo psicanalista è per il nostro: a suo modo non denunciava anche lui « il disagio della civiltà»? (In tutte le epoche confuse e raffinate, un Freud tenta di alleggerire le anime). Più che con Socrate, è con Epicuro che la filosofia scivolò verso la terapeutica. Guarire e soprattutto guarirsi, questa era la sua ambizione: benché volesse liberare gli uomini dalla paura della morte e da quella degli dèi, provava egli stesso sia l'una che l'altra. L'atarassia di cui si fregiava non costituiva la sua esperienza ordinaria: la sua «sensibilità» era notoria. Quanto al disprezzo per le scienze, disprezzo che gli è stato in seguito rimproverato, sappiamo come sovente sia proprio dei «cuori feriti». Questo teorico della felicità era un malato: vomitava, a quanto pare, due volte al giorno. In mezzo a quali miserie doveva dibattersi per aver tanto odiato i «turbamenti dell'anima»! Quel poco di serenità che riuscì a conquistare, senza dubbio la riservò ai suoi discepoli, i quali, riconoscenti e ingenui, gli crearono una reputazione da saggio. Siccome le nostre illusioni sono ben più deboli di quelle dei suoi contemporanei, intravediamo agevolmente il rovescio del suo Giardino...
“Credo che la filosofia non sia più possibile se non come frammento.”
Sotto forma di esplosione. Ormai non è più possibile mettersi a elaborare un capitolo dopo l'altro in forma di trattato.
Un apolide metafisico: conversazioni
Quaderni 1957-1972
La fede è una immaginazione che rifiuta il concreto, che non si preoccupa di ciò che la respinge. Non si può credere senza immaginazione.
Quaderni 1957-1972
“Più leggo – e leggo troppo, ahimè!”
più trovo che «non ci siamo», che il «vero» sfugge a tutti questi libri che la mia pigrizia divora. Il «vero» bisogna trovarlo in se stessi, non altrove. Ma in me non incontro che dubbio e riflessione sul dubbio.
Quaderni 1957-1972
“Disprezzo il cristiano perché è capace di amare i suoi simili da vicino.”
A me, per riscoprire l'uomo ci vorrebbe il Sahara.
Lacrime e santi
“La passione per la musica è già da sola una confessione.”
Sappiamo di più su uno sconosciuto appassionato di musica che su qualcuno che alla musica è insensibile e che incontriamo ogni giorno.
L'inconveniente di essere nati