“Ma cosa devo fare allora?"
"Danzare" rispose "continuare a danzare, finché ci sarà musica. Capisci quello che ti sto dicendo? devi danzare. Danzare senza mai fermarti. Non devi chiederti perché. Non devi pensare a cosa significa. Il significato non importa, non c'entra. Se ti metti a pensare a queste cose, i tuoi piedi si bloccheranno. E una volta che saranno bloccati, io non potrò più fare niente per te. Tutti i tuoi collegamenti si interromperanno. Finiranno per sempre. E tu potrai vivere solo in questo mondo. Ne sarai progressivamente risucchiato. Perciò i tuoi piedi non dovranno mai fermarsi. Anche se quello che fai può sembrarti stupido, non pensarci. Un passo dopo l'altro, continua a danzare. E tutto ciò che era irrigidito e bloccato piano piano comincerà a sciogliersi. Per certe cose non è ancora troppo tardi. I mezzi che hai, usali tutti. Fai del tuo meglio. Non devi avere paura di nulla. Adesso sei stanco. Stanco e spaventato. Capita a tutti. Ti sembra sbagliato. Per questo i tuoi piedi si bloccano".
Alzai gli occhi e guardai la sua ombra sul muro.
"Danzare è la tua unica possibilità" continuò "devi danzare, e danzare bene. Tanto bene da lasciare tutti a bocca aperta. Se lo fai, forse anch'io potrò darti una mano. Finché c'è musica, devi danzare!”
Dance Dance Dance
Argomenti
piano , alloro , ombra , stupido , fai-da-te , meglio , mondo , collegamento , mano , paura , bocca , muro , vivero , importo , musico , musica , passo , significato , avere , cosa , ancora , bene , dopo , possibilità , tardi , tanto , forse , aperto , fare , mezzi , altro , volta , nullaHaruki Murakami 253
scrittore, traduttore e saggista giapponese 1949Citazioni simili

“Tentare di spiegare la musica è come tentare di danzare l'architettura.”
Trying to explain music is like trying to dance architecture.
Senza fonte, Attribuite

And those who were seen dancing were thought to be insane by those who could not hear the music.
[Citazione errata] La frase viene spesso attribuita a Nietzsche sia in lingua italiana che in lingua inglese, tuttavia non vi è alcuna evidenza che la citazione appartenga realmente al filosofo tedesco. La prima attribuzione nota a Nietzsche risale infatti solo al 2003, più di cento anni dopo la sua morte. Probabilmente scaturisce da uno scritto del religioso Thomas Manton, edito nel 1873. Una delle prime menzioni di questa citazione risale al 1927, quando venne riportata in una versione molto simile dal giornale londinese The Times ed etichettata come "vecchio proverbio" (old proverb).
Attribuite
Origine: Citato in Giovanni Floris, Quella notte sono io, Rizzoli, p. 20 https://books.google.it/books?id=HCtwDQAAQBAJ&pg=PT20. ISBN 8858686748
Origine: Those Who Dance Are Considered Insane by Those Who Can't Hear the Music http://quoteinvestigator.com/2012/06/05/dance-insane/, QuoteInvestigator.com, 5 giugno 2012.

da Quel che manca ai tedeschi, 7, 1989