Origine: Da L'uomo e la morale, a cura di V. Barba, Edizioni Studio Tesi, 1991, p. 88 http://books.google.it/books?id=yKAp3P-b9fsC&dq=se+un+misantropo+infelicit%C3%A0+diderot&q=misantropo#v=onepage&q=&f=false.
“Ma che importanza aveva! Non era felice, non lo era mai stata. Da dove veniva, dunque, quella insufficienza di vita, quella istantanea marcescenza delle cose a cui si appoggiava?… Ma se da qualche parte esisteva un essere forte e bello, una natura valorosa, ricca al tempo stesso di slancio e di delicatezza, un cuore di poeta sotto sembianze d’angelo, lira dalle corde di bronzo che indirizzava al cielo epitalami elegiaci, perché mai lei, per un favore del caso, non avrebbe potuto incontrarlo? Che cosa impossibile! D’altronde, nulla valeva la pena di una ricerca: tutto era menzogna! Ogni sorriso nascondeva uno sbadiglio di noia, ogni gioia una maledizione, ogni piacere il disgusto, e i migliori baci non lasciavano sulle labbra che l’irrealizzabile desiderio di una voluttà più alta.”
Madame Bovary
Argomenti
miglioria , slancio , ricerca , vita , delicatezza , bronzo , pena , caso , noia , piacere , istantanea , parte , insufficienza , gioia , forte , importanza , cielo , cuore , menzogna , sorriso , desiderio , labbro , stesso , cosa , tempo , disgusto , sembianza , poeta , natura , essere , angelo , lira , favore , sbadiglio , maledizione , impossibile , bello , nullaGustave Flaubert 112
scrittore francese 1821–1880Citazioni simili
orazione non identificata, frammento conservato da Giovanni Stobeo in Florilegio, III, 2, 30 ed. Wachsmuth-Hense; traduzione in Oratori attici minori, p. 927
Orazioni, Frammenti
Origine: Questa è un'integrazione proposta per una lacuna del testo di Giovanni Stobeo (Oratori attici minori, p. 927).
“Come si poteva, allo stesso tempo, avere il cuore spezzato ed essere felici?”
City of Lost Souls
Origine: Da Dizionario estetico, Il Gondoliere, Venezia, 1840, p. 134. La frase è stata rimossa nelle edizioni successive. Citato in Gabriele Banterle, introduzione a Giovanni Cotta, I carmi, a cura di Gabriele Banterle, Edizioni di "Vita veronese", Verona, 1954, p. 11.