“Credo che molti non sappiano quanto si celi dietro una storia, quante parti non ne siano state raccontate, quanto di più sia accaduto rispetto a quello che leggono nel libro che tengono fra le mani e in cui si immergono.
Le storie sono un po' come le lettere. Dopo avere scritto una lettera, quante volte si pensa: «Ah, perchè non ho detto questa cosa?». Scrivendo un libro, si racconta ciò che si ricorda in quel momento, e se si dovesse narrare tutto quello che è davvero successo, non si arriverebbe mai alla fine. Fra le righe di una storia c'è sempre un'altra storia, che non è mai stata ascoltata e può solo essere indovinata da chi ha abbastanza intuizione per farlo. La persona che scrive potrà anche non saperne mai niente, ma a volte lo sa, e vorrebbe poter ricominciare da capo.”
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I'm 100 percent original, and that's what got me here. My rap music is more understandable, slower. It tells a story. You can write a book on each of my thoughts.
Senza fonte
Sonno profondo, Postscriptum

Persuasion
Variante: «Non credo di aver mai aperto un libro in vita mia che non avesse da dire la sua sull'incostanza delle donne. Ma forse voi obietterete che sono stati scritti tutti da uomini».
«Forse lo farò. Sì, sì, vi prego, niente riferimenti agli esempi nei libri. Gli uomini hanno avuto su di noi ogni vantaggio nel narrare la loro storia. L'istruzione è stata sempre appannaggio loro a un livello tanto più alto; la penna è stata nelle loro mani. Non sono disposta ad ammettere che i libri possano provare alcunché».

La Frusta letteraria, La Frusta letteraria, vol. IV